Trump a un passo dalla vittoria. E subito gli creano un altro scandalo
Hanno approfittato di una frase sull’aborto riportata in modo sbagliato da giornali e tv per dar vita all’ennesima ondata di criminalizzazione di Donald Trump. Gaffe di Donald Trump su donne e aborto. Intervenendo sull’emittente Msnbc, il tyccon aveva affermato che «ci vorrebbe qualche forma di punizione» nel caso in cui l’aborto fosse dichiarato illegale degli Stati Uniti. E tutti a sparare a zero contro il candidato repubblicano, accusato di voler mettere “sotto processo” le donne.
La precisazione di Trump
Trump allora ha precisato, la sua frase si riferiva ai dottori: il medico che «pratica l’aborto va ritenuto legalmente responsabile, non la donna, che è la vittima, così come la vita che porta in grembo». Ma gli avversari ne hanno subito approfittato. Hillary Clinton e Bernie Sanders sono scesi in campo e hanno risposto a caldo alle “punizioni” paventate: «Orribile» per l’ex segretario di stato; «vergognoso», secondo Sanders. Lo staff del senatore del Texas Ted Cruz ha preso le distanze da Trump, in linea con la sua posizione “pro life”. Ma perché questo accanimento contro Trump, questa “fucilazione” fatta su parole male interpretate? Perché siamo a pochi giorni dal voto in Wisconsin e una nuova vittoria gli spianerebbe la strada verso la nomination; una sconfitta, invece, farebbe «proseguire la battaglia», – ha assicurato Trump .
La preoccupazione degli avversari
Non è la prima volta che un commento del tycoon viene ritenuto sessista e contrario al genere femminile. Trump aveva già fatto discutere per il suo attacco, il primo, contro Megyn Kelly, la giornalista di Fox, alludendo che i ripetuti affondi nei suoi confronti erano probabilmente legati al «ciclo mestruale». Nelle ultime ore sono arrivate le accuse di percosse a una giornalista al manager della sua campagna, Corey Lewandowski. Sedici donne della stampa americana, dalla Cnn a Fox, hanno chiesto a Trump in una lettera di licenziare Lewandoski per il suo comportamento «non professionale». Ma lui continua a difendere Lewandoski: il video diffuso non mostra niente, afferma Trump. «E chi può dirlo che i segni sul braccio denunciati (dalla giornalista) non ci fossero già prima?», incalza il candidato repubblicano.