Via libera della Giunta per le Elezioni alla decadenza di Galan
Via libera della Giunta per le Elezioni della Camera alla decadenza da deputato di Giancarlo Galan. Termina così il lunghissimo tira e molla sul destino parlamentare dell’ex presidente del Veneto. La decisione è passata con il solo voto contrario di Gregorio Fontana di Forza Italia. Il prossimo 8 aprile Galan sarà convocato in Giunta per le contro-deduzioni e dopo la sua audizione si terrà una Camera di consiglio ad hoc che dovrebbe ufficializzare il parere. L’ultima parola spetta al voto dell’Aula di Montecitorio.
Galan verso la decadenza
Condannata in via definitiva lo scorso luglio Galan ha patteggiato due anni e 10 mesi per corruzione nell’inchiesta sul Mose. Oltre a essere parlamentare, l’ex presidente del Veneto ha ricoperto la carica di presidente della commissione Cultura di Montecitorio finché non è stato costretto a dimettersi, malgrado le resistenza di Forza Italia, perché non esiste un modo per sfiduciare i presidenti di commissione Per pagare i 2 milioni e 600mila euro di risarcimento sui quali si è accordato con il tribunale ha dovuto vendere Villa Rodella, la sua residenza sui Colli Euganei. La vicenda di Galan rappresenterà in ogni caso, per Montecitorio, un importante precedente. Come si ricorderà, il 27 novembre 2013 l’assemblea di Palazzo Madama decise infatti la decadenza di Silvio Berlusconi, la cui elezione a senatore non era però stata ancora convalidata. Nel caso del deputato padovano, ci si troverà di fronte, per la prima volta, all’applicazione della legge Severino nei confronti di un parlamentare la cui elezione è stata convalidata (il primo luglio 2015).