Bertolaso stuzzica l’orgoglio dei romanisti: «Sogno Totti assessore allo sport»
Totti assessore allo sport? «È un’idea suggestiva, molto bella, ci si può pensare». Giudo Bertolaso, candidato sindaco di Roma per il centrodestra e tifoso della Roma, sogna nella sua squadra il capitano della Roma. «Credo però – ha detto – che Totti non abbia intenzione di smettere di giocare e comunque credo che voglia dedicarsi alla Roma anche con un ruolo da dirigente». Non solo Totti. Ai microfoni di Radio Cusano Campus, Bertolaso ha poi allargato il suo raggio d’azione spiegando che «gli piacerebbe che Totti assieme a qualche altro giocatore della Lazio e a qualche sportivo del basket, della pallavolo, fossero testimoni della nostra città per lo sport e per ciò che gli gira attorno a livello economico e turistico».
Bertolaso: il centrodestra unito forse vincerebbe al primo turno
Bertolaso ha poi parlato della campagna elettorale: «Mi auguro che il quadro del centrodestra cambi. Abbiamo tutti la certezza che uniti si vincerebbe, forse anche al primo turno». E ha aggiunto: «Si tratta di mettere da parte interessi personali, obiettivi politici anche a livello nazionale. Bisogna rimboccarsi le maniche». «Storace – ha detto – è sicuramente un valore aggiunto perché è esperto e conosce bene la città. Marchini è un tecnico che può portare competenze importanti. Sarebbe fantastico se riuscissimo a unirci tutti. Ho dimenticato la Meloni? No, metto anche lei. Lei è stata una di quelli che ha avallato la mia candidatura, ha detto che sarei un ottimo city manager. A parole c’è una grande disponibilità da parte di tutti, poi bisogna vedere nei fatti».
Tajani: non possiamo cancellare i nostri impegni con Bertolaso
Poi parlando da Sky Tg24, Bertolaso ha precisato che «se anche Forza Italia decidesse di sfilarsi, vado avanti lo stesso». Ma da Antonio Tajani è arrivata la rassicurazione che gli azzurri non hanno alcuna intenzione di cambiare il candidato. «Non possiamo cancellare la nostra parola e l’impegno preso con Bertolaso. Ci hanno chiesto il bagno di folla, i gazebo… Tocca ad altri fare un passo indietro», ha detto il vicepresidente del Parlamento europeo in un’intervista al Corriere della Sera. «Noi abbiamo detto sin dall’inizio che c’era bisogno di un candidato che allargasse i confini del centrodestra, a meno che non si volesse presentare un leader di partito. Abbiamo espresso un orientamento per Alfio Marchini, ma Giorgia Meloni si è opposta. Quando poi Berlusconi ha proposto Bertolaso, sia Fratelli d’Italia che la Lega avevano acconsentito. Salvo poi cambiare idea – ha sottolineato – Noi siamo per l’unità del centrodestra e andiamo avanti sul percorso concordato con Meloni e Salvini». Giorgia Meloni, ha aggiunto, «è segretario di un partito. Mi sembra difficile conciliare quell’incarico con la guida di una città come Roma, che richiede un lavoro di 24 ore su 24. Lo dico con rispetto, ma potrebbe ritirarsi in nome dell’unità del centrodestra».