Bimba stuprata e uccisa a Napoli. Calderoli invoca la pena di morte
«Arrestato il mostro che a Napoli ha violentato e ammazzato una bimba. Per questo verme la galera non basta: castrazione chimica e lavori forzati, fino alla fine dei suoi miseri giorni». Così su Facebook il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini. «L’orco arrestato deve marcire in carcere», incalza Barbara Saltamartini. Per la vicepresidente dei deputati del gruppo Lega-Noi con Salvini, «la giustizia non deve permettere nessun tipo di sconto per quest’uomo che ha abusato e ucciso la piccola Fortuna. Se, davvero ha commesso quanto raccontano i fatti, questo animale merita di marcire in carcere ed essere castrato. Non esiste altra pena per chi si macchia di simili efferatezze contro i bambini».
Orco di Napoli: chiesta la castrazione chimica
Ancora più pesante, sul caso di Napoli, la presa di posizione dell’ex ministro del Carroccio, Roberto Calderoli. «Tutti quelli che non vogliono la castrazione chimica per questi soggetti recidivi – incalza l’esponente leghista – ora si interroghino e si facciano un esame di coscienza, perché tutti loro hanno una responsabilità morale per non aver impedito a questi mostri di commettere questi delitti. Ma qui andiamo oltre la violenza sessuale e la pedofilia: qui c’è anche l’omicidio e allora davanti a casi di questa ferocia, gravità ed efferatezza mi domando se sia stato un bene o un male aver abolito la pena di morte per una ristretta fattispecie di crimini come questi. Ma forse possiamo ripensarci. Basta pensare solo a tutelare Caino – conclude Calderoli – cominciamo a pensare prima di tutto a salvare Abele, specie quando si tratta di bambini».