Brasile, anche un attore porno e un ex parà contro la presidentessa Dilma
Si allunga la lista di richieste di impeachment contro la presidente brasiliana Dilma Rousseff accusata di aver nascosto la reale entità del deficit durante la campagna elettorale 2014, utilizzando prestiti dalle banche di Stato. La 36esima, certamente la più stravagante, è stata depositata a Brasilia dall’attore porno Alexandre Frota, diventato celebre dopo aver partecipato all’edizione brasiliana del Grande fratello e ora conduttore di un talk show su una rete televisiva sponsorizzata da gruppi di estrema destra legati alle chiese evangeliche.
Tutti contro Dilma Rousseff
Al fianco del pornoattore, sceso in campo contro Dilma Rousseff, nella conferenza stampa in una saletta della Camera, il deputato Jair Bolsonaro, un ex capitano dei paracadutisti celebre per le sue posizioni in difesa della dittatura militare e della tortura nonchè dichiaratamente razzista e omofobo. La stampa brasiliana ha ironizzato sulla strana coppia, la cui alleanza si interromperà probabilmente quando Bolsonaro scoprirà che Frota ha girato anche alcuni film porno per gay.
La Corte suprema: avanti con l’empeachment
Il Tribunale Supremo federale brasiliano ha respinto il ricorso presentato dall’avvocatura dello stato contro la procedura di impeachment di Dilma Rousseff. La sessione straordinaria della Suprema Corte è durata sette ore e mezzo e si è chiusa con i giudici che si sono espressi contro la presidente del partito dei lavoratori per 8 voti a 2. Non ci si attendeva una sentenza della Suprema Corte in tempi così rapidi ma il presidente della Corte stessa, Ricardo Lewandowski, ha commentato che «situazioni eccezionali richiedono misure eccezionali». Se i due terzi dei deputati voteranno a favore della procedura di impeachment, e il Senato farà poi altrettanto con maggioranza semplice, Dilma Rousseff sarà sospesa per 180 giorni e non potrà inaugurare i giochi olimpici di Rio.