«Dalle zone di guerra arrivano ordini di fare attentati anche in Italia»
Dalle intercettazioni tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare dell’operazione anti terrorismo, che stamane ha portato all’arresto di sei persone, emerge che per quanto riguarda possibili attentati c’era “un’attenzione particolare alla città di Roma”. Lo hanno detto gli inquirenti nel corso della conferenza stampa alla procura di Milano. Roma perchè, da come ritengono gli arrestati, la città per il Giubileo è sede di pellegrinaggio e dove i pellegrini trovano la forza di combattere gli islamici. Dalle zone di guerra siriano-irachene sarebbe arrivata “la richiesta di effettuare attentati sul territorio italiano, una indicazione non generica ma specifica che ci risulta da messaggi che abbiamo intercettato”, ha detto il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli nella conferenza stampa in cui è stato spiegato che l’uomo marocchino arrestato perchè voleva partite per unirsi all’Isis con la moglie e i due figli “è uno sportivo di qualità un pugile di kickboxing di alto livello in Italia e all’estero. Sarebbe stato lui a ricevere la richiesta di compiere attentati in Italia da parte dell’uomo marocchino che era residente a Bulciago e che più di un anno fa è andato con la moglie e i tre figli nelle zone di guerra.