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Una casa gonfiabile nello spazio, primo passo verso la nascita di città marziane

Una casa gonfiabile nello spazio, primo passo verso la nascita di città marziane

Home livello 3 - di Robert Perdicchi - 9 Aprile 2016 - AGGIORNATO 9 Aprile 2016 alle 16:06

È stata lanciata la capsula Dragon, a bordo della quale si trova la prima “casa gonfiabile” spaziale, prototipo di future basi lunari o marziane. Il lancio è avvenuto dalla base dell’Aeronautica militare statunitense a Cape Canaveral con il razzo Falcon 9 costruito, come Dragon, dall’azienda privata Space X. A bordo della capsula ci sono anche 3 tonnellate tra rifornimenti, pezzi di ricambio e materiali per gli esperimenti. La casa gonfiabile, costruita dall’azienda Bigelow Aerospace, si chiama Beam (Bigelow Expandable Activity Module) ed è destinata a verificare la fattibilità della costruzione di future basi gonfiabili per future colonie umane sulla Luna e su Marte. L’arrivo di Dragon alla Stazione Spaziale è previsto domenica 10 aprile. Gli astronauti Jeff Williams della Nasa e Tim Peake dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) cattureranno la capsula con il braccio robotico della stazione orbitale e la agganceranno alla parte inferiore del modulo Harmony. Sempre il braccio robotico aggancerà il modulo gonfiabile Beam al Nodo 3 (Tranquility). Non appena il modulo sarà gonfiato il suo volume aumenterà a 16 metri cubi (l’equivalente di una tenda da campeggio) e gli astronauti sperimenteranno la vita al suo interno, anche se ogni per periodi molto brevi: alcune ore, tre o quattro volte all’anno, per recuperare i dati forniti dai sensori che permetteranno di valutare le condizioni del modulo. I test psaranno condotti nel corso dei prossimi due anni, come prevede il contratto fra la Bigelow Aerospace e la Nasa.

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9 Aprile 2016 - AGGIORNATO 9 Aprile 2016 alle 16:06