Nuova protesta in Germania: «Troppi immigrati nelle nostre scuole»
Cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia: una legge matematica che ricorre in quest’ultimo, lungo periodo, soprattutto in Germania dove la protesta popolare investe sempre la questione migratoria e la sua discutibile gestione da parte della cancelliera Merkel, solo che stavolta malumori e rivendicazioni riguardano il mondo scolastico. Troppi immigrati fra i banchi di scuola rallentano l’apprendimento complessivo della classe: un’ansia diffusa fra i genitori tedeschi, e non solo. Un’ansia che, di giorno in giorno, sta alimentando malumori; generando preoccupazioni; dividebndo l’opinione pubblica. E in una Germania sempre più aperta e “multireligiosa”, messa seriamente alla prova dell’emergenza profughi – oltre un milione quelli arrivati nel 2015 – le riserve maggiori sull’integrazione nascono proprio nelle aule scolastiche.
Germania, nuova protesta: troppi immigrati nelle scuole
Secondo uno studio del consiglio di esperti della Fondazione tedesca per l’integrazione, su 5000 intervistati sull’argomento, la metà si è detta convinta che in classi a forte presenza di bambini immigrati l’apprendimento dei figli sia penalizzato. Una preoccupazione che coltivano, per esempio, le famiglie di origine turca, che risiedono da tempo in Germania: il 56 per cento ha mostrato scetticismo per le classi ad alto tasso di immigrati. Dal “barometro dell’inclusione” preso in esame in Germania emerge però anche che 6 tedeschi su dieci sono disposti a mandare i propri figli in scuole frequentate da molti immigrati. E dallo stesso sondaggio si evince pure che la confessione religiosa sia ritenuta un elemento non rilevante per l’appartenenza alla società: due tedeschi su tre rispondono che non conta.