Oltraggio al cimitero italiano di Tripoli. Il nostro governo se l’è dimenticato

11 Apr 2016 16:14 - di Giovanni Trotta

C’è un interessante reportage sul Corriere della Sera. Viene da Tripoli, dove il giornalista Francesco Battistini ha visitato il cimitero cattolico italiano della città. Come si ricorderà, il cimitero Hammangi, dove riposano le salme di circa 8000 nostri connazionali, è stato devastato più volte in passato, l’ultima nel novembre scorso. Ma non è questa la notizia più grave: il fatto, documenta il Corsera, è che il cimitero è totalmente in stato di abbandono, i custodi italiani non ci sono più, gli estremisti islamici, o qualsiasi semplice vandalo, possono entrare quando vogliono. Sterpaglie, sporcizia, lapidi spaccate, scritte divelte, è uno spettacolo deprimente.

Il cimitero inglese è invece perfettamente tenuto

A chi spetterebbe mantenere un po’ di decoro? Al governo italiano, è ovvio, come è comprovato dal fatto che l’adiacente cimitero britannico, il Tripoli War Cemetery, è perfettamente curato e tenuto, con tanto di fiori freschi sulle tombe dei soldati di Sua Maestà. Il Regno Unito non ha dimenticato i suoi cittadini, anche se riposano lontani da casa. Cosa che invece ha fatto l’Italia, che vergognosamente lesina persino sulle spese dei custodi o delle guardie armate che potrebbero proteggere il luogo sacro, più volte profanato. Mentre gli inglesi pagano una vigilanza, e c’è da notare che l’ambasciata britannica a Tripoli è chiusa da tempo… Viene da chiedersi che razza di governo sia quello che dimentica gli oltraggi ai suoi morti.

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