Il Papa riceve i Lefebvriani: la riconciliazione è più vicina

4 Apr 2016 15:44 - di Redattore 92

Un incontro “cordiale” e “gli scambi in corso” tra il Vaticano e la Fraternità Sacerdotale San Pio X “proseguiranno”: così la Casa generalizia dei Lefebvriani commenta l’incontro tra Papa Francesco e monsignor Bernard Fellay, superiore generale della Fraternità San Pio X, precisando che l’incontro si è tenuto presso Casa Santa Marta venerdì 1 aprile alle 17 (e non sabato 2 come era stato scritto dalla stampa). Finora tra Fellay e Papa Bergoglio c’era stato solo un breve incontro, sempre a Casa Santa Marta, il 13 dicembre 2013. L’incontro dello scorso venerdì è stato «privato e informale», «è durato 40 minuti e si è svolto in un clima cordiale. Dopo l’incontro, è stato deciso che gli scambi in corso continueranno». I Lefebvriani comunicano che «non è stata affrontata direttamente la questione dello status canonico della Fraternità. Papa Francesco e il vescovo Fellay ritengono necessario continuare questi scambi, senza decisioni precipitose». La Curia Generalizia della Fraternità informa infine che il giorno successivo, sabato 2 aprile il vescovo Fellay ha incontrato monsignor Guido Pozzo, segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, che segue per il Vaticano i rapporti con i Lefebvriani.

Con il Giubileo deroga eccezionale per i Lefebvriani

Uno dei più recenti segnali di apertura del Pontefice è arrivato col riconoscimento da parte di Francesco, durante l’Anno Giubilare, della validità della confessione presso i sacerdoti della Fraternità scismatica tradizionalista. Come ha spiegato a suo tempo ai giornalisti il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, l’aver concesso per l’Anno giubilare la validità del sacramento della Confessione amministrato dai sacerdoti Lefebvriani, «è un modo con cui il Papa intende dare sicurezza e serenità ai fedeli della Fraternità San Pio X, per i quali invece, in condizioni normali, la liceità del sacramento non è sicura».  Il Papa così «vuole dare questa totale serenità e certezza dell’accesso alla misericordia di Dio, che è anche per loro», laddove di solito «c’è una situazione di disagio dei fedeli che sono in buona fede». Padre Lombardi, in quell’occasione, ha posto anche l’accento sulla frase in cui il Papa, a proposito dello scisma dei Lefebvriani, «ribadisce il desiderio di arrivare a soluzioni».

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