Tronca asfalta Marino: cancella il logo “Rome&you” e ripristina la sigla SPQR
Voleva entrare nella Storia. Così, con la presunzione che ha contraddistinto tutta la sua consiliatura, Ignazio Marino aveva spazzato via dal Campidoglio la sigla S.P.Q.R. scolpita da millenni su centinaia di monumenti. E l’aveva sostituita con l’americanata “Rome&You“. Un affronto che aveva fatto infuriare i romani e che aveva generato polemiche e minacce di denunce. Oggi, finalmente, il logo S.P.Q.R. torna al suo posto, a risplendere sulla Capitale. Il commissario straordinario di Roma Francesco Paolo Tronca ha accantonato definitivamente, si spera, il logo “relazionale” della Capitale imposto da Marino, ripristinando il classico scudo porpora sormontato da una corona e con al centro la scritta S.P.Q.R. «Vogliamo ripristinare il logo storico e originale. Perché rinunciare al logo che ha sempre avuto? Ridiamo a Roma ciò che le spetta: il logo che è riprodotto in tutti i suoi monumenti» annuncia Tronca durante la presentazione del calendario di eventi per il Natale di Roma. Uno schiaffo in piena faccia al superbo ex-sindaco del Pd. Che aveva speso soldi dei contribuenti per questa operazione di facciata. Esattamente 20.000 euro. L’incarico era stato affidato alla società Inarea «per restituire immediatezza ed efficacia sul piano comunicativo alla città di Roma»: «Non è un’operazione dal contenuto ideologico – aveva sostenuto Marino – ma il riconoscimento del nome che per tremila anni ha reso nota la città considerata Caput mundi. Roma è Roma e non ha bisogno di altri attributi o aggettivi». Speriamo che ora i giudici amministrativi del Lazio gli presentino il conto.