Il Papa sferza l’Europa: «È sterile e stanca come un vecchia nonna»
Papa Francesco sferza l’Europa. «Nel Parlamento europeo mi sono permesso di parlare di Europa nonna. Dicevo agli eurodeputati che da diverse parti cresceva l’impressione generale di un’Europa stanca e invecchiata, non fertile e vitale, dove i grandi ideali che hanno ispirato l’Europa sembrano aver perso forza attrattiva; un’Europa decaduta che sembra abbia perso la sua capacità generatrice e creatrice»: così ha detto il Papa ricevendo in Vaticano il premio Carlo Magno. «Un’Europa – ha proseguito Bergoglio – tentata di voler assicurare e dominare spazi più che generare processi di inclusione e trasformazione; un’Europa che si va trincerando invece di privilegiare azioni che promuovano nuovi dinamismi nella società; dinamismi capaci di coinvolgere e mettere in movimento tutti gli attori sociali (gruppi e persone) nella ricerca di nuove soluzioni ai problemi attuali, che portino frutto in importanti avvenimenti storici; un’Europa che lungi dal proteggere spazi si renda madre generatrice di processi».
Per il Papa l’Europa deve in vece tornare a essere madre. «Con la mente e con il cuore, con speranza e senza vane nostalgie, come un figlio che ritrova nella madre Europa le sue radici di vita e di fede, sogno un nuovo umanesimo europeo». «Sogno – ha ancora detto il Pontefice – un’Europa giovane, capace di essere ancora madre, un’Europa che si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza perché non ha più nulla e chiede riparo». «Sogno un’Europa, in cui essere migrante non sia delitto bensì un invito ad un maggior impegno con la dignità di tutto l’essere umano».
Molti i commenti arrivati dalla politica europeo al discorso del Papa. «Un messaggio chiaro e incoraggiante». Sono ad esempio le parole di apprezzamento di Angela Merkel rilasciate ai media tedeschi. «Ci ha esortato a tenere presente tre cose: la capacità di dialogo, la capacità di integrazione e la capacità di fare qualcosa», ha aggiunto la cancelliera, che ha poi concluso: «Credo che fare qualcosa sia il compito assegnato a noi, agire per tenere l’Europa coesa».