Roma, scontro sinistra-destra sulla casa. Chi copre i violenti?
Il giorno dopo gli scontri in piazza del Campidoglio con i movimenti di lotta per la casa, la Digos di Roma è al lavoro per dare un volto ai responsabili degli incidenti. Alcuni di loro già sarebbero stati identificati, ma gli investigatori stanno continuando a vagliare le registrazioni della piazza. Qui la polizia ha caricato e usato gli idranti per impedire ai manifestanti di rompere i cordoni di sicurezza. E inevitabilmente il caso è finito al centro della campagna elettorale romana, con i candidati a sindaco che hanno puntato il dito contro le violenze e promesso soluzioni. «Noi riteniamo che i diritti vadano difesi e soprattutto i diritti relativi all’abitare, però la violenza non è la strada giusta – dice la pentastellata Virginia Raggi – I diritti si fanno rispettare senza violenza». «Dove c’è violenza io ovviamente sto dall’altra parte», le fa eco l’aspirante sindaco di centrosinistra Roberto Giachetti, secondo cui serve un piano per l’emergenza abitativa; un piano “ma non di chiacchiere. La casa è uno di quei temi che bisogna studiare a fondo, serve capire quali interventi sono realizzabili nell’immediato, quali in un tempo medio, altrimenti si creano aspettative deleterie sia per chi le fa sia per chi le subisce”. Lievemente diverso il parere del commissario del Pd romano Matteo Orfini per il quale “se si gestisce l’emergenza abitativa come problema di ordine pubblico le istituzioni perdono in partenza. Legalità e dialogo devono coesistere”. Molto più ottimista il civico Alfio Marchini (supportato da FI e La Destra): «Se noi vinciamo entro la fine dell’anno risolviamo il problema dell’emergenza abitativa. Lo pianifichiamo, perché so esattamente come fare. Il Comune deve fare un accordo tra banche, costruttori e persone cercando di agevolare chi compra con acqua, gas e luce, in modo da allineare domanda e offerta e ripartire. Le occupazioni? Bisogna dare un criterio di equità valido per tutti». Per Matteo Salvini, alleato della candidata Giorgia Meloni (FdI) alle elezioni comunali, “manifestare è sempre un diritto ma nei limiti. Sono sempre contro, comunque, agli attacchi alle forze dell’ordine. Che a Roma ci sia un problema di casa è chiaro ed evidente – sostiene – come è evidente che ci sono troppe occupazioni. Con il prossimo sindaco, se sarà Giorgia Meloni, ci sarà qualche sgombero mirato e si faranno riassegnazioni mirate ai senzatetto”. Il commissario Francesco Paolo Tronca, intanto, scrive al governatore Nicola Zingaretti manifestandogli l’ urgenza di trovare una soluzione che arriva subito: dalla Regione Lazio arrivano 150 alloggi e un bando da 30 milioni per acquistarne altri 250-300.