Roma, testa a testa tra Meloni e Giachetti per il ballottaggio
Testa a testa tra Giorgia Meloni e Roberto Giachetti, entrambi dietro la candidata grillina, Virginia Raggi, nella sfida al Campidoglio. Staccato di molto Alfio Marchini, che risulta danneggiato dall’appoggio di Silvio Berlusconi. Lo rivela l’ultimo sondaggio Ixè per Agorà sulle intenzioni di voto dei romani, che fotografa Virginia Raggi in testa con una percentuale che oscilla tra il 32 e il 35 per cento. Segue, con una percentuale tra il 23 e il 26 per cento, il candidato del Pd, tallonato dalla leader di Fratelli d’Italia con un consenso che varia tra il 20 e il 23 per cento. Chiude la classifica Marchini accreditato tra l’11 e il 14 per cento. L’istituto ha sondato anche tre possibili ipotesi di ballottaggio. Raggi risulta in testa in tutti i casi: contro Giachetti (41% a 34%), Meloni (46% a 35%) e Marchini (46% a 28%). Il sondaggio è stato effettuato tra il 16 e il 19 maggio su un campione di mille soggetti maggiorenni residenti a Roma.
Testa a testa Meloni-Giachetti dietro la Raggi
Non molto diverso l’esito del sondaggio realizzato da Demos per Repubblica che restringe a tre la corsa per la poltrona più alta del Campidoglio e conferma la sostanziale parità tra Giachetti e Meloni. Secondo l’istituto diretto da Ilvo Diamanti, la candidata grillina è nettamente in testa con il 30,5% dei voti, stima che sembra non risentire delle gaffe dell’avvocatessa a riprova che a premiarla è il voto di protesta e non il gradimento sulla sua persona. Secondo, ma ben distanziato, il candidato del Pd che registra il 24,5%. Terza a un soffio Giorgia Meloni, che tallona Giachetti con il 23,1, a meno di un punto e mezzo dall’ingresso al secondo turno. Quarto Alfio Marchini che arranca, fermo all’11,4 per cento. Numeri, questi ultimi, che dimostrano come l’appoggio del Cavalire (e l’alleanza con Storace) si stia rivelando per l’imprenditore più una zavorra che un valore aggiunto, tesi sostenuta da Stefano Folli. Al contrario delle rosee previsioni del candidato civico, i potenziali voti di Guido Bertolaso (accreditato tra il 7 e l’8 per cento prima del ritiro) non vanno a sommarsi a quelli dell’imprenditore, che anzi perde punti rispetto all’avvio della campagna elettorale. Dietro Marchini si posiziona Stefano Fassina di Sinistra italiana, che nonostante l’incidente sulla compilazione delle liste, può contare sull’8%. Interessante l’esisto del monitoraggio di Demos sulla popolarità dei candidati che, al netto di imprevedibili scossoni, conferma la fotografia scattata in questo ultimo scorcio di campagna elettorale: in pole position Giorgia Meloni, al 41 per cento, segue Virginia Raggi al 40 per cento e Roberto Giachetti al 38.