La Russa sbugiarda Sala: “Vuole più militari a Milano? I suoi sono contrari”

25 Mag 2016 17:40 - di Guido Liberati

«Giuseppe Sala ha nella sua coalizione quelli che i militari li hanno tolti. Con questo governo non potrebbe nemmeno, il numero di militari in tutta Italia è così basso che non sarebbe più possibile farlo». Così il co-fondatore di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, ex ministro della Difesa, ha replicato alla proposta di aumentarne il numero in città avanzata dal candidato sindaco del centrosinistra a Milano. «Sala – ha detto La Russa che ha partecipato a un incontro elettorale in via Padova – ci deve dire se vuole mettere militari a piedi o se sono i dieci rimasti in giro a Milano con la macchina. E poi come fa a convincere i centri sociali e la sinistra?» Secondo l’ex ministro quella «di Sala è una bugia grossa, ma una bugia che mi piace perché vuol dire che hanno capito di aver sbagliato per cinque anni».

La Russa “scommette” su Meloni davanti a Marchini

Con l’occasione si è parlato anche delle elezioni a Roma. Secondo La Russa, «a Roma come a Milano si sarebbe vinto facile se fossimo stati insieme sul candidato più forte. Qui il candidato più forte abbiamo ritenuto fosse Parisi, che non è un candidato di destra, e non abbiamo avuto difficoltà ad andare su Parisi. A Roma tutti capiscono, dopo un mese di campagna elettorale, che la partita è apertissima, non certo per Marchini che ha diversi punti di distacco da Meloni, ma è tra la Meloni, Giachetti e Raggi». Così La Russa con l’assessore lombardo all’Urbanistica Viviana Beccalossi e il consigliere comunale e candidato per FdI Marco Osnato, hanno lanciato una scommessa a Silvio Berlusconi da «150 mila euro» sul sorpasso, alle prossime elezioni romane, della candidata sindaco Giorgia Meloni sullo sfidante Alfio Marchini. «Noi tre, 50 a testa, ci mettiamo 150 mila euro. Se hai ragione tu – ha detto La Russa questo pomeriggio durante un incontro elettorale in via Padova a Milano rivolgendosi idealmente al presidente di Forza Italia – e la Meloni non supera Marchini, ti diamo 150 mila euro e, visto che per te sono poca roba, li mandi in beneficienza. Se invece perdi, perché come tutti sanno, la Meloni sarà molto più avanti di Marchini, paghi 150 mila euro e noi ne diamo una parte in beneficienza, e una parte copriamo le spese di campagna elettorale».

 

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