Trump infiamma il popolo delle armi: «Cancellerò i decreti di Obama»
Donald Trump sempre più in sintonia con l’America profonda. Con lo spirito e la lettera che hanno costruito questa grande Nazione. E così anche il popolo delle armi sta con lui. Sta con Trump. Perchè Trump capisce e non vuole deluderlo: “Quando diventerò presidente degli Stati Uniti ci sbarazzeremo delle ‘gun free zone‘”, quegli spazi pubblici in cui è vietato portare pistole o fucili. E per quanto riguarda i decreti con cui Barack Obama sta provando in tutti i modi a rafforzare i controlli sulle vendite di armi, è la promessa del tycoon, “li cancellerò in meno di un’ora appena arrivato alla Casa Bianca“. Solletica l’animo dell’americano medio, Donald. Va dritto al suo cuore e lo conquista. Così per Trump è una vera e propria standing ovation alla convention della National Rifle Association (Nra), in corso a Louisville, in Kentucky. Da pochi secondi il leader della potentissima lobby americana delle armi da fuoco aveva dato il suo endorsement ufficiale al candidato repubblicano alla presidenza, sparando a zero su Hillary Clinton, accusata di voler lasciare gli americani completamente indifesi di fronte a fenomeni come la criminalità e il terrorismo. Trump cavalca alla grande il sentimento della platea, che è quello dell’America profonda, ricambiato da un tifo da stadio. “Hillary vuole togliervi le pistole. Vuole che la gente non si difenda, vuole abolire il secondo emendamento della nostra costituzione e vuole liberare pericolosi criminali. Noi non lo permetteremo, gli americani hanno il diritto di difendersi al 100%”. La risposta dell’ex first lady non si farà attendere. Arriverà dalla Florida, dove la Clinton parlerà a fianco della madre di Trayvon Martin, il diciassettenne afroamericano disarmato ucciso nel 2012 e diventato icona del movimento ‘Black Lives Matter’, che combatte le violenze – soprattutto della polizia – contro le minoranze. Da una parte dunque i cari di tante vittime innocenti, dall’altra l’America riunita alla convention della Nra, che parla di “migliaia di patrioti in sala” e vanta di avere di 5 milioni di membri nell’associazione e decine di milioni di sostenitori delle armi in tutto il Paese. “Mandiamo Hillary in pensione”, è lo slogan, mentre uno dei leader storici della Nra, Wayne LaPierre, invita a far indossare alla Clinton “una tuta arancione”, vedi i detenuti di Guantanamo.