Unioni gay, il popolo del Family day avverte Renzi: «Reagiremo alla farsa»

9 Mag 2016 16:44 - di Redazione

Legge anticostituzionale, ricorso alla fiducia un’offesa alla democrazia: i cattolici del Family Day, nel giorno in cui la legge sulle unioni civili approda in aula alla Camera per quello che potrebbe essere il sì definitivo, sferrano l’ultima offensiva. Sfidando Matteo Renzi: «Vediamo se sei cattolico», appellandosi al capo dello Stato, al quale hanno consegnato un documento sui «passaggi anticostituzionali della legge» e ai deputati cattolici, soprattutto all’Ncd di Alfano, affinché ci ripensino a non votino la fiducia al «governo più anticattolico della storia della Repubblica».

Il leader del Family day avverte

«Oggi – ha detto Massimo Gandolfini, presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli – si conclude la farsa della non-discussione in Commissione giustizia della Camera sulle unioni civili. Ogni dibattito democratico è stato annullato. Con la fiducia si completerà quello stravolgimento dell’iter democratico della legge già cominciato al Senato». Poi un altro attacco a Renzi: «Non è il premier di tutti gli italiani, fa favori a una lobby potente. Sono milioni gli italiani che pur non volendo negare diritti civili individuali non vogliono però fare confusione tra famiglia naturale e unioni civili». A Mattarella, invece, Gandofini chiede di «vagliare con il rigore e la lealtà che tutti gli riconosciamo ogni passaggio della legge». Quindi l’aut aut: «Alle amministrative diremo al nostro popolo che non si può votare un partito o un candidato che ha preso posizione a favore delle unioni civili e contro la famiglia. Ma l’appuntamento più importante è quello del 28 maggio, quando si terrà a Roma una grande convention per fondare il Comitato delle famiglie per il no al referendum sulle riforme costituzionali». Gandolfini si è quindi scagliato contro il Pd, «che di democratico ha solo il nome» e ancora contro Renzi, accusato di aver dimostrato di avere una «indole non democratica» con il suo «leit motiv del fare».

«Il premier ci ha sfidato dicendo che sarebbe andato parrocchia per parrocchia a spiegare la legge sulle unioni civili, noi siamo pronti a incontrarlo. Ha forse paura? Vediamo se sei cattolico o no. io sono corroborato dall’incontro con il Papa, che ci ha detto di andare avanti così. Useremo qualsiasi arma contro la legge, compreso il referendum abrogativo», ha promesso, concludendo con un ultimo appello ai deputati cattolici, ma soprattutto a quelli dell’Ncd: «Si può ancora dire di no alla fiducia a un governo siffatto. Già al Senato lo hanno fatto alcuni coraggiosi. Guarderemo in faccia chi voterà sì e chi voterà no».

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