Il centrodestra al ballottaggio di Roma: ecco chi voterà la Raggi e chi no
Sale la temperatura a Roma in vista del ballottaggio Raggi-Giachetti. L’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno è tra i primi a replicare alla candidata grillina al Campidoglio: «Virginia Raggi fa bene a essere indifferente sull’ipotesi di un mio voto a suo favore. Infatti, se lo decideranno i quadri dirigenti di Azione Nazionale, io non voteró per lei ma contro il Pd. L’obiettivo è quello di votare in ogni parte d’Italia contro i rappresentanti del potere renziano che sta imponendo un regime, massacrando l’Italia e contribuendo in modo determinante al disastro delle amministrazioni comunali. Tutto questo in particolare in una città come Roma, dove trent’anni di amministrazione di sinistra hanno costruito un sistema clientelare di cui Giachetti è il diretto erede», ha infatti dichiarato in una nota Alemanno. Nei giorni scorsi Alemanno aveva anche replicato al candidato del Pd: «Non conosco i sondaggi sul ballottaggio ma ho l’impressione che Roberto Giachetti sia veramente alla canna del gas se si attacca ad una mia frase di attenzione alla Raggi pronunciata durante un talk show. Giachetti costruisce su questo addirittura un teorema che mette insieme il sottoscritto, la Raggi e Ignazio Marino. Ma una cosa è certa: non voteremo mai per Giachetti perché è l’erede del vecchio sistema di potere di Rutelli e Veltroni che ha devastato Roma e oggi rappresenta l’emanazione di Matteo Renzi che sta devastando l’Italia», aveva aggiunto l’ex primo cittadino.
Il centrodestra si divide anche sul Campidoglio
Nessun endorsement invece da parte di Forza Italia: «Anche in questo caso ha ragione Berlusconi. Se ci sono al ballottaggio un grillino e un esponente Pd, chi crede nei valori e nei programmi di FI e del centrodestra non può sostenere né l’uno né l’altro – ha dichiarato il senatore azzurro Maurizio Gasparri -. Non condivido gli entusiasmi di alcuni che si consegnano a chi rifiuta con sdegno le loro profferte. I candidati grillini potranno anche vincere, ma non con il nostro voto. Chi è sanamente e coerentemente di centrodestra con certa gente non c’entra niente. Non basta essere contro qualcuno per meritare sostegno e consenso. Mille miglia distanti, a Roma come altrove, da persone come Giachetti o Raggi», ha concluso Gasparri. Concorda il senatore di FI Francesco Giro: «Sul ballottaggio romano condivido al 100% le parole del collega Gasparri. Né con Raggi né con Giachetti. Sento nel centrodestra molti improvvisati fan della Raggi pur di colpire il Pd. Come quel marito che per fare un dispetto all moglie…..» ha ironizzato il senatore di Fi. Giachetti invece incassa un solo consenso al di fuori del Pd (anzi, di una parte del Pd): «Io voto Giachetti. Ma senza ombra di dubbio». Lo afferma a Repubblica, Pierferdinando Casini, presidente della Commissione Esteri del Senato. «Mi meraviglio piuttosto, e di molto – aggiunge Casini -, del fatto che esponenti del centrodestra pensino di votare Virginia Raggi e mi chiedo cosa un centrodestra europeo abbia in comune con i Cinquestelle». Alla domanda se pensa che possa avere più assonanza con Roberto Giachetti, Casini replica: «Certo che sì. Ne abbiamo molta di più. Al netto del fatto che il Pd a Roma ha contribuito a sfasciare quel che si poteva sfasciare negli ultimi anni, Giachetti è persona ragionevole. E affidare una Ferrari, se pur scassata, a un neopatentato come la Raggi fa venire i brividi». La Lega Nord la sua l’aveva già detta qualche giorno fa col suo leader: «Laddove non ci sia la Lega e non ci sia il centrodestra al ballottaggio, io voterei il Movimento 5 Stelle. I sindaci uscenti del Pd vanno puniti», aveva infatti detto chiaramente Matteo Salvini.