Un neonato ritrovato vivo in un cassonetto in provincia di Venezia

20 Giu 2016 12:28 - di Redazione

Un neonato, con il cordone ombelicale ancora attaccato, chiuso in un sacchetto e gettato in un cassonetto dell’immondizia. L’orrore è  accaduto in pieno centro a Santa Maria di Sala, nel veneziano. Una donna, come riporta il Gazzettino, ha sentito il pianto disperato del piccolo. «Piangeva come può piangere un bimbo appena nato», si legge nella ricostruzione del Gazzettino. Una donna lo ha sentito e ha chiamato subito i soccorsi, salvandogli la vita. Un altro bimbo, a un anno esatto di distanza dall’abbandono della piccola Martina sul portone della chiesa, è stato abbandonato nella manier più brutale a Santa Maria di Sala. Il neonato è stato portato d’urgenza all’ospedale di Dolo. Ora la madre che lo ha abbandonato avrà dieci giorni di tempo per tornare sui suoi passi e farsi viva, altrimenti partirà l’iter per l’affidamento.

Neonato, un episodio analogo un anno fa

Don Paolo Cecchetto, parroco di Santa Maria di Sala, non nasconde l’emozione nel raccontare del ritrovamento di un neonato, abbandonato dalla madre. “E’ stata una mia parrocchiana madre di due bambini – spiega – a notare in serata il piccolo in modo fortuito”. La donna stava gettando la spazzatura in un cassonetto ma la chiavetta si è inceppata: questo incidente le ha dato il tempo di notare che a fianco del contenitore dei rifiuti era stata collocata una borsa della spesa da cui provenivano dei flebili vagiti. La signora, che ha chiesto espressamente a don Cecchetto di poter rimanere nell’ombra ed è molto conosciuta a Santa Maria di Sala. Don Cecchetto ripercorre con la memoria l’episodio analogo, avvenuto il 25 giugno scorso davanti al portoncino della sua canonica. “Ho aperto – ricorda – e mi sono trovato davanti un grande borsone, simile a quello che i parrocchiani ci lasciano per la Caritas. Dentro c’era una neonata avvolta in una copertina, che doveva aver già avuto la prima poppata. Non sapevo cosa fare, sono stato vinto dall’emozione e ho pensato di chiamare una suora per farmi aiutare”. La piccola, come nel caso dell’ultimo neonato, era stata posta in una borsa collocata in modo tale da essere facilmente ritrovata. “Ora quella neonata, Martina, – dice il sacerdote – è stata affidata ad una coppia in attesa dell’adozione definitiva”.

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