La Russa scuote il centrodestra: «Non consoliamoci con gli errori altrui»
I commenti dei ballottaggi visti da destra non si esauriscono nella (legittima) soddisfazione prodotta dall’aver conquistato il maggior numero di capoluoghi di provincia (ben 11 contro i 9 del Pd) lasciano ma lasciano il posto ad analisi più problematiche derivanti dai zero tituli della coalizione dei capoluoghi di regione, in particolare Roma – dove le divisioni hanno impedito persino il riguardo dell’accesso al ballottaggio – e di Milano, dove invece la sconfitta di Stefano Parisi è stata di misura. A dar voce a questo stato d’animo ha provveduto Ignazio La Russa, che, dai microfoni di Sky tg24, rifiuta letture di comodo o autoassolutorie del dato elettorale e avverte: «Sarebbe un grave errore da parte del centrodestra consolarsi con gli errori altrui».
La Russa: «Grande rammarico per il mancato appoggio alla Meloni»
Soffermandosi sulle elezioni di Roma, il deputato di Fratelli d’Italia-An non esita a parlare di «grande rammarico» il mancato «confronto Raggi-Meloni». «Il non aver puntato sulla leader di FdI-An da parte di tutto il centrodestra – ha proseguito La Russa – è stato un aiuto a Renzi prima ancora che alla Raggi». Diversa invece la sua valutazione sulla sconfitta di Milano dove – spiega La Russa – «per inseguire il voto di centro abbiamo perso di vista una parte del voto identitario di destra che ha preferito non andare a votare». L’ex-ministro della Difesa getta anche uno sguardo sui principali appuntamenti dell’agenda politica europea, a cominciare dal referendum britannico sulla Brexit fissato per il prossimo venerdì: «L’Europa delle banche e della finanza – afferma La Russa – non appartiene al desiderio degli europei. Suonano campane a morte per questo tipo di Europa».
Storace: «Se vogliamo i voti dobbiamo smetterla con i veti»
Sul voto di domenica interviene anche Francesco Storace, che avverte: «Se si vogliono vincere le politiche prossime venture deve cadere la politica del veto. È comprensibile la diffidenza verso chi tresca stando al governo con Matteo Renzi, ma mi chiedo se è normale l’ostracismo nei confronti di Raffaele Fitto, ad esempio». Quindi l’appello del segretario nazionale de La Destra ai leader della coalizione: «Ragionateci finché siete in tempo. Altrimenti la strada è spalancata per l’alternativa grillina».