Sala del Senato negata per Enzo Tortora: penalisti contro Grasso

18 Giu 2016 17:09 - di Francesca De Ambra

«Pare davvero strano che l’Ufficio del presidente del Senato, che è la seconda carica dello Stato, dove transitano e si dirimono questioni di non piccolo rilievo, nel negare l’utilizzo di una sala del Senato ad una ex senatrice della Repubblica, giustifichi la grave decisione con motivazioni non meditate». È durissima la nota diramata dall’Unione camere penali in merito alla polemica sulla presentazione del libro su Tortora. Come si ricorderà, infatti, il presidente Grasso aveva negato l’utilizzo della sala per la presentazione di un libro sulle lettere scritte dal carcere da Enzo Tortora alla sua compagna, Francesca Scopelliti, eletta a Palazzo Madama nel 1995 con Forza Italia e ora candidata al Comune di Milano.

 

Il 17 giugno era il 33esimo anniversario dell’arresto di Tortora

Al data prescelta – il 17 giugno – coincideva con l’inizio, 33 anni fa, del calvario giudiziario del popolare presentatore della tv prima arrestato con l’accusa di associazione mafiosa, poi condannato a 10 anni e infine assolto in appello e Cassazione. Una soddisfazione beffarda: pochi mesi dopo, infatti, Tortora si spegneva devastato da un cancro frutto avvelenato di quella assurda vicenda. Ancor oggi quel nome e quella morte suonano come il più potente atto di accusa contro un certo modo di intendere la giustizia, la carcerazione preventiva, il rapporto tra toghe e media. Per questo i  penalisti non sono affatto convinti delle motivazioni addotte dallo staff di Grasso («estraneità alle finalità istituzionali del Senato») e pensano, in realtà, che a frenare il presidente del Senato sia stata la sua pregressa appartenenza ai ranghi della magistratura.

 

Rissa nel Ncd: Cicchitto contro la Vicari

Com’era prevedibile, la decisione di Grasso ha finito per alimentare anche la polemica politica. «La polemica con il presidente Grasso non fa onore a chi l’ha inscenata», ha affermato Simona Vicari, alfaniana e sottosegretario alle Infrastrutture «Ora, dobbiamo ricordarci – ha aggiunto – che proprio grazie ad Azione Popolare e alla nostra delegazione nel governo questa legislatura ha maturato una sensibilità sui temi della giustizia che ha favorito e favorirà l’azione riformatrice che tutti stanno aspettando e che è il modo più significativo in cui il Parlamento e il overno hanno per rendere onore alla memoria di Enzo Tortora». A zittire la Vicari interviene il suo compagno di partito, Fabrizio Cicchitto: «E’ semplicemente una vergogna che il Senato con un meschino pretesto non abbia dato accoglienza alla presentazione del libro su Enzo Tortora. Ma forse Grasso si è vergognato che si parlasse troppo dei magistrati protagonisti di questa indegna storia».

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