«Sirte sarà liberata»: le milizie di al-Ghasri accerchiano i terroristi dell’Isis
A Sirte sembra ormai segnata la sorte dell‘Isis. “Sirte sarà liberata nei prossimi giorni e non ci vorranno settimane”. Lo ha dato per ormai certo il portavoce dell’operazione che sta portando alla liberazione della città in mano all’Isis, il generale Mohamed al Ghasri, precisando che le “milizie si stanno scontrando violentemente con i terroristi”, mentre “i cecchini di Daesh sparano dai tetti”. La “situazione è difficile”, ha aggiunto, “i jihadisti non sono fuggiti e sono ancora asserragliati a Sirte, nella sala Congressi Ouagadougou“, il loro quartiere generale. “L’area dove si trova la sala conferenza Ouagadougou a Sirte – ha aggiunto al Ghasri – è una zona di violenti combattimenti. I terroristi sono dentro la struttura e si sta cercando di penetrare all’interno per liberarla”. Il portavoce ha aggiunto che nella sola giornata di ieri “si sono registrati 15 morti tra le fila dei miliziani e un centinaio di ‘martiri’ feriti”. Sirte perciò dovrebbe essere tolta alle milizie dell’Isis a breve. Mentre, come ha annunciato il responsabile dell’asse delle forze di liberazione di Sirte che guida l’avanzata a sud, Seif el Din Beshir, ha annunciato la “liberazione della regione di Harawa che si trova a 70 km a est di Sirte controllata dall’Isis”. Lo sviluppo della situazione militare in Libia è spiegato sul portale di informazione Alwasat. Assieme a Sirte, Harawa era l’ultimo dei quattro centri a lungo controllati dall’Isis sul golfo libico e ancora in mano allo Stato islamico. Ben Jawad e Nawfaliyah era state liberate nelle settimane scorse come anche Abu Grein, caduta per un paio di settimane sotto il controllo jihadista a maggio.