Trump paga il sostegno alla Brexit? Certi sondaggi lo danno in calo, ma…
Dopo aver fieramente ostentato la sua indifferenza per il sostegno di Matteo Renzi alla rivale Hillary Clinton, Donald Trump torna a parlare del terremoto Brexit, lasciandosi andare a pronostici e speranze suonati decisamente impopolari alle orecchie dell’elettorato Usa, tanto da arrivare a dire che Francia, Italia e Spagna “sono tutti candidati all’uscita dalla Ue, perché sono in difficoltà. Ma Francia, Italia e Spagna non sono i soli. Ce ne sono molti altri che sono pronti alla loro versione della Brexit. Vedrete”. Un auspicio alla exit, qualunque sia il Paese pronto ad imboccare la strada dell’esodo, insomma, che Trump ribadisce soprattutto in nome del fatto che, a suo avviso, “sono stati commessi troppi errori in Europa: dall’immigrazione, alla politica monetaria. L’intero mondo è in tumulto, per colpa di questa leadership e di quella americana, che non sanno cosa fanno”.
Trump e sondaggi: il tycoon paga il sostegno alla Brexit?
“Gli abitanti del Regno Unito hanno rivendicato la loro indipendenza, il diritto di decidere come governare il Paese e determinare il proprio destino. Mi sembra che questa sia una cosa in generale positiva. Lo sgretolamento dell’Europa invece è un dato di fatto, non una mia opinione. Dipende dagli errori commessi dalle sue leadership inadeguate”, ha sentenziato il tycoon newyorkese, chiudendo il suo endorsement all’uscita dall’Unione con una stoccata ad Angela Merkel artefice – a detta di Trump – di “ quella decisione sciagurata sull’accoglienza dei rifugiati che ha trasformato la Germania in un Paese da cui i suoi abitanti vogliono scappare”.
E’ guerra di numeri e previsioni tra sondaggisti
Frasi forti e sentenze politiche decise che per il momento, almeno stando ai sondaggi che arrivano da oltreoceano, sembrerebbero condannare il candidato repubblicano in corsa per la conquista della Casa Bianca al calo nei sondaggi. L’ultima rilevazione di Washington Post e Abc, infatti, vedrebbe Hillary Clinton staccare il suo diretto competitor di 12 punti, col 51% delle preferenze, contro il 39% incassato dall’imprenditore in prestito alla politica. Una conferma, visto che un sondaggio Reuters/Ipsos subito dopo il risultato del voto nel Regno Unito dava l’ex first lady avanti di 13 punti. Eppure, nell’ultima rilevazione del mese scorso, Trump guidava sulla Clinton col 46% delle preferenze, contro il 44% di Hillary. E allora sarebbe in realtà in atto un vero e proprio scontro tra sondaggisti, quanto giocato a carte scoperte o meno è ancora tutto da definire: e se per alcuni Hillary Clinton sembra prendere il volo su Donald Trump, in base ad un’altra rilevazione ancora, stavolta del Wall Sreet Journal e dell’ Nbc, invece, l’ex first lady sarebbe in vantaggio, sì, ma di appena cinque punti: 46% a 41%. Nell’ultimo mese – sempre secondo questa consultazione sondaggistica – Trump avrebbe perso solo due punti a fronte dei numeri della Clinton, rimasti sostanzialmente stabili. Ma i numeri, si sa, vanno all’infinito: ancora presto, comunque, per decretare sconfitte e vittorie.