Usa e armi facili, un bambino di 4 anni trova una pistola in casa e si uccide

18 Giu 2016 14:27 - di Bianca Conte

Ennesima tragedia delle armi facili: e ancora una volta è accaduto in America, precisamente nell’Iowa, dove un bimbo di 4 anni, trovata una pistola in casa, si è sparato ed è morto sul colpo. È successo di nuovo, e proprio durante il discorso settimanale del presidente Barack Obama quando, rivolgendosi indirettamente al Congresso Usa, l’inuilino della Casa Bianca dichiarava: «Non ci sono più scuse per non agire. Dobbiamo rendere più difficile mettere le mani sulle armi d’assalto per chi vuole uccidere americani». E ancora: «Dobbiamo far ascoltare ai nostri figli i rischi che le armi pongono alle comunità, lo status quo non ha senso». Tante parole encomiabili. Tanti buoni propositi: i fatti, invece, purtroppo raccontano altro. Ancora una volta.

Armi facili in Usa, bimbo trova una pistola e si spara

E così è tornata a verificarsi di nuovo la tragica fatalità per cui un bambino piccolo, trovata un’arma in casa, prova a puntarla contro se stesso, o contro qualcun altro dei suoi. È potuto succedere di nuovo che un bimbo di appena 4 anni arrivasse ad impugnare una pistola e a rivolgerla pericolosamente contro se stesso. È accaduto ancora una volta, questa volta ad Elgin, nell’Iowa, dove il piccolo è morto dopo essere stato colpito da un proiettile alla testa sparato da lui stesso. A riferirlo il quotidiano Des Moines Register che cita lo sceriffo locale. La polizia è intervenuta dopo la telefonata al 911: sul posto, oltre alla vittima, erano presenti anche due bambini e due adulti. In base a una prima ricostruzione, il piccolo si sarebbe sparato accidentalmente in casa mentre la madre si trovava in giardino. Al momento, però, non sono disponibili altri dettagli.

Usa, incidenti mortali con armi in casa: i precedenti

Un drammatico elenco, quello delle giovanissime e giovani vittime delle armi facili in Amrica, un sistema che se da un lato garantisce l’autodifesa, dall’altro uccide senza pietà. E quando ci sono pistole o fucili in casa, la cronaca degli ultimi anni lo ha tragicamente confermato a ogni nuovo incidente mortale, un solo attimo di distrazione può essere fatale. Ecco, allora, gli ultimi precedenti casi prima di quello odierno accaduto in Iowa.

1) Era lo scorso gennaio quando, in Nord Carolina, un bimbo di appena tre anni si uccideva accidentalmente nel negozio del padre dopo essersi sparato con la pistola della baby sitter. Secondo quanto riferirono i media americani nell’immediatezza dell’evento, il bambino, Manal Abdelaziz Jr., si trovava nel negozio del genitore, seduto su uno sgabello dietro la cassa. Ad un certo punto, avendo visto la pistola e, probabilmente pensando che fosse un giocattolo, prese l’arma incautamente e, accidentalmente, fece fuoco, facendo partire il colpo che lo uccise. Secondo la ricostruzione dei fatti che fece la polizia, al momento dell’incidente il padre era accanto al figlio e stava parlando con un cliente. Un attimo di distrazione e non ha visto il bambino prendere la pistola e fare fuoco.

2) Attimi di distrazione che si sarebbero tragicamente ripetuti nell’arco dello stesso mese di gennaio quando una nuova tragedia delle armi facili negli Usa avrebbe scosso l’opinione pubblica americana e – guarda caso, ancora una volta – proprio nel giorno in cui Obama si apprestava ad annunciare una svolta sui controlli. Ebbene, in quelle stesse ore una bimba di due anni veniva uccisa accidentalmente da un altro bambino con una pistola lasciata incustodita in casa. L’incidente avvenne in Georgia, in una casa a LaGrange, a sud ovest di Atlanta. Secondo la polizia nell’abitazione si trovavano due donne adulte e 4 bambini di 10, 3, 2 e 1 anno. Uno di loro trovò la pistola e sparò accidentalmente alla piccola.

3) Appena un mese dopo, a febbario 2016, un bimbo di 3 anni avrebbe sparato e ucciso la sorella di 9. È successo in un sobborgo di Birmingham, in Alabama. Il piccolo aveva trovato la pistola, carica, su un comodino. La ragazzina, colpita alla testa, è morta poco dopo l’arrivo in ospedale. Fu aperta un’inchiesta; tutti i parenti presenti nell’abitazione furono interrogati: ma anche a quella morte assurda ed evitabile sarebbe rimasta senza un perché.

4) Una tragica fatalità, si dice spesso in questi casi, incorsa persino alla 31enne Jamie Gilt quando, nel marzo scorso, la donna – nota nello Stato americano della Florida per essere una sostenitrice dei diritti sulle armi da fuoco – rimase ferita da un colpo di pistola sparato dal figlio di 4 anni. La donna, conosciuta per le sue posizioni fortemente in favore di pistole e fucili, venne tempestivamente portata in ospedale. Secondo quanto dichiarato allora dalla polizia, il bimbo avrebbe trovato l’arma all’interno del pick-up della madre e avrebbe fatto fuoco accidentalmente: «Lei stava guidando e il figlio era sul sedile posteriore – spiegò il capitano Joseph Wells –. Il bambino sparò dritto davanti a lui e il proiettile entrò nella parte bassa della schiena della madre, uscendo attraverso la sua zona addominale». L’arma, una pistola calibro 45, risultò essere di proprietà della Gilt, in possesso di una regolare licenza.

5) Risale ad aprile, infine, l’ennesima tragedia legata alle armi facili in America: questa volta si verificò a Milwaukee, in Wisconsin, dove una donna di 26 anni venne uccisa dal figlioletto di due con un colpo di pistola. Secondo quanto riportato dal fratello della vittima ai media statunitensi la giovane, di nome Patrice Price, era nell’auto del fidanzato con due dei suoi tre figli, di uno e due anni. Ad un certo punto il maggiore, trovata una pistola sul sedile posteriore, l’impugnò e fece accidentalmente fuoco. Un unico colpo che attraversò la schiena della donna, senza lasciarle scampo.

 

 

 

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