Berlusconi ha scelto Parisi: «Sarà lui a riorganizzare FI e l’area dei moderati»
I mal di pancia nel partito (Toti) e fuori del partito (Confalonieri) non si contano, ma Silvio Berlusconi ha deciso: sarà Stefano Parisi a gestire la nuova fase di Forza Italia e il tentativo di conciliare le varie anime del centrodestra. Con o senza Salvini? Con o senza Alfano? L’ex candidato a sindaco di Milano cercherà di parlare a tutti e anche di organizzare una conferenza programmatica del centrodestra. Intanto, è in sella. «Il Presidente Silvio Berlusconi ha incaricato il dott. Stefano Parisi di effettuare una analisi approfondita della situazione politica e organizzativa di Forza Italia e di elaborare un progetto per il rilancio e il rinnovamento della presenza dei moderati italiani nella politica, si legge in una nota della segreteria di Berlusconi. Un progetto che – viene sottolineato – “dovrà essere orientato alla prospettiva di offrire al Paese una proposta nuova e credibile aperta alla società civile”. L’obiettivo del progetto di rilancio e rinnovamento di Forza Italia, prosegue la nota, è quello di “riaggregare e di portare al voto i tanti italiani che non hanno più fiducia nella attuale politica ma avvertono una profonda e urgente esigenza di rinnovamento nella gestione del Paese”.
E la piattaforma comune? “Il Presidente Silvio Berlusconi ha apprezzato e condiviso l’iniziativa di Parisi volta ad organizzare una conferenza programmatica nel mese di Settembre come contributo alla crescita ideale e culturale per l’area moderata”, si conclude la nota con l’investitura. In Forza Italia, mal di pancia a parte, c’è chi apprezza: «L’incarico affidato a Stefano Parisi è l’ennesima dimostrazione della lungimiranza di Silvio Berlusconi», dichiara la senatrice Anna Maria Bernini, vice presidente vicario di Forza Italia a Palazzo Madama. «Da oggi – aggiunge – dobbiamo sentirci tutti in campo per restituire a Forza Italia la centralità politica che le appartiene e che è l’unica strada per realizzare un progetto di governo serio, credibile e alternativo a Renzi e alla sinistra». Il governatore leghista della Lombardia sembra più cauto: «Tutti i contributi sono utili: chi vuole riunire il centrodestra con il modello Milano, che io chiamo modello Lombardia perché qui funziona, è il benvenuto», dice Roberto Maroni. «Dopodiché, le vicende interne a Forza Italia mi interessano ma non le commento». Infine, secondo Maroni nel centrodestra “è un momento interessante perché c’è molto movimento mi auguro che si riesca a trovare un’intesa perché solo così possiamo essere competitivi”.