Cairo conquista Rcs-Corriere: «Taglio costi e sviluppo iniziative»
Rcs è “un’azienda con un grande potenziale da troppo tempo inespresso, che va sviluppato più velocemente possibile, non soltanto con il taglio dei costi ma anche con nuove iniziative e ottenendo il massimo da quelle attuali, come i settimanali e i mensili”. Lo ha detto l’editore Urbano Cairo tratteggiando il suo impegno in Rcs. Cairo ha poi ribadito l’esempio del Giro d’ltalia, “che è il più eclatante, con il distacco fra i 25 milioni di fatturato rispetto ai 110 del Tour. E’ inconcepibile. Il Giro sulla Rai fa il 15% in un mese difficile come maggio rispetto al tour che fa il 20% in un mese più facile come luglio”. “Dobbiamo cercare di cominciare a lavorare velocemente – ha aggiunto – c’è da fare un grande lavoro di sviluppo, efficienza e valorizzazione delle risorse. Cominciamo ad entrare in Rcs e una volta entrati vedremo tutto quello che c’è da fare. La cosa che conta di più è cercare di avere una grande velocità di esecuzione”.
Cairo è il nuovo azionista di controllo di Rcs, il gruppo del Corriere della Sera . L’offerta pubblica di scambio (Opas) promossa dall’editore di La7 ha conquistato il 48,82% del capitale, secondo i dati non definitivi diffusi ieri sera da Borsa Italiana, superando di slancio il 37,7% raccolto dall’Opa proposta dalla cordata del finanziere Andrea Bonomi con quattro soci storici di Rcs, Diego Della Valle, Mediobanca, Pirelli e UnipolSai, raccolti nella International Media Holding. «Abbiamo vinto, con un bel distacco. Sono contento per la grande fiducia, i tanti investitori che hanno creduto nel nostro progetto. È stato capito quanto ci tenevo e quale passione sono pronto a mettere nella Rcs» sono state le prime parole di Cairo. La compagine di Bonomi si è complimentata con il vincitore: «Prendiamo atto dei risultati dell’offerta — si legge in una nota — Facciamo le nostre congratulazioni a Cairo e auguriamo un prospero futuro a Rcs. Si è trattata di un’operazione di mercato che, grazie al nostro interesse, ha consentito di far realizzare valori più adeguati a favore di tutti gli azionisti della società».