Chieste 10 condanne per i No Tav che danneggiarono il Tribunale di Torino
Entrarono nel Palazzo di Giustizia di Torino e danneggiarono alcuni dei locali adibiti a servizi igienici: di questo episodio, risalente al 13 gennaio 2014, devono rispondere alcuni simpatizzanti No Tav di area anarchica in un processo, a Torino, culminato oggi nella requisitoria del pm Enrico Arnaldi di Balme che fa parte del Gruppo “terrorismo ed eversione dell’ordine democratico e reati in occasione di manifestazioni pubbliche” e che ha proposto condanne che spaziano dai quattro ai nove mesi di reclusione.
Gli imputati sono dieci, ma un gruppo di essi è sotto accusa soltanto per un’altra iniziativa dei No Tav, l’irruzione del 9 gennaio 2014 nella sede della società Italferr del Gruppo Ferrovie dello Stato.
Il blitz nelle toilette venne compiuto al sesto e al quarto piano del Palazzo di Giustizia, non aperti al pubblico.
Penne biro e palline di gomma ostruirono le vaschette di scarico provocando la fuoriuscita d’acqua. Sui muri comparvero, inoltre, adesivi con slogan di solidarietà ai compagni arrestati per terrorismo nei giorni precedenti.
Proprio le impronte digitali lasciate sui fogli avrebbero permesso agli investigatori di identificare almeno tre imputati, altri sarebbero stati filmati dalle telecamere di sicurezza mentre entrano nel palazzo.
E sono stati arrestati dai carabinieri per evasione dagli arresti domiciliari, altri due esponenti del movimento No Tav, Giuliano Borio, 42 anni, e Luca Germano, 37 anni, sorpresi ieri sera a Moncenisio, nel Torinese, lontano dalle rispettive abitazioni.
Borio, che aveva annunciato pubblicamente di non voler sottostare ai domiciliari, è stato portato in carcere per aggravamento della misura cautelare deciso dal gip.
Germano, invece, si trova in una caserma in attesa di processo per direttissima. Ieri la polizia aveva notificato la misura degli arresti domiciliari a Gianluca Pittavino, altro esponente No Tav che non era stato ancora rintracciato dopo i recenti provvedimenti giudiziari per l’attacco al cantiere della Torino-Lione del 28 giugno 2015.