Fa prostituire la cugina 13enne: arrestata una 40enne marocchina
Prima la inizia al consumo di droga e poi la costriunge a prostituirsi quando ha solo 13 anni: una storia aberrante, di sfruttamento e violenza, che ha portato all’arresto di un donna marocchina, una quarantenne senza scrupoli che – sembra – stava per riservare lo stesso crudele destino anche alla figlia appena 11enne…
Costringe la cugina 13enne a prostituirsi: arrestata marocchina
Così, mentre lei si arricchiva sulle spalle della cugina tredicenne, la piccola pasgava a caro prezzo l’aver creduto alle promesse della parente marocchina, che aveva illuso la ragazzina con illusioni e false lusinghe. L’aveva accolta in casa sua promettendole una vita da adolescente indipendente, per poi iniziarla al consumo di droga e metterla in strada a prostituirsi arricchendosi alle sue spalle. Negli ultimi mesi anche sua figlia, undici anni, rischiava di fare la stessa fine: per questo quanto raccolto nelle indagini sul caso dagli inquirenti ha rappresentato una motivazione sufficiente a procedere con l’arresto della donna marocchina, al termine di un’indagine della Polizia di Stato di Varese culminata nel fermo della donna eseguito dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato di Varese in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale dei Minorenni di Milano, per sfruttamento minorile della prostituzione e induzione al consumo di stupefacenti. La donna, residente a Saronno (Varese) e tossicodipendente, secondo le indagini avrebbe costretto la cugina a prostituirsi da quando aveva tredici anni, dal 2011 ad oggi, soprattutto per pagarsi la droga.
La donna avrebbe indotto la ragazzina anche a drogarsi
E non è tutto: in base a quanto trapela sul caso, a spingere la ragazzina a denunciare la sua condizione sarebbe stato il suo fidanzato. Arrivata tredicenne in Italia dal Marocco, nel 2011, la ragazzina era stata inizialmente affidata alle cure di una zia. Poi, persuasa di poter avere maggiore libertà crescendo con una cugina del padre, si era trasferita a casa sua. La donna, tossicodipendente già allora, fin da subito, a quanto si apprende, l’ha portata con sé ad acquistare la cocaina, offrendola agli spacciatori come merce di cambio per le dosi di droga. In poco tempo il giro di clienti si è ampliato, tanto che la quarantenne è arrivata a prendere appuntamenti telefonici e ad avere una vera e propria lista di attesa. Non solo: per far in modo che la ragazzina potesse anche accedere ai motel, la cugina le forniva i propri documenti di identità. Infine, per meglio controllare le sue reazioni, la quarantenne è arrivata anche a indurre la giovanissima vittima della sua capacità di persuasione ad utilizzare droghe, fino a quando la ragazza, dopo aver conosciuto durante l’attività di prostituzione il suo attuale fidanzato, si è convinta ad abbandonare quello stile di vita e a denunciare la cugina.
La giovane trasferita in un comunità protetta
A spingere la 13enne a parlare, dunque, sarebbe stata anche la paura per la cuginetta di undici anni e per suo fratello di un anno, figli della sfruttatrice ai quali lei stessa spesso badava, spedendo anche parte dei suoi guadagni per accudirli. A conclusione delle indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Milano Baj Macario, la giovane è stata trasferita in una comunità protetta, con la speranza – stavolta reale – di potersi ricostruire una vita e gettare le basi per un futuro migliore dopo l’inferno vissuto finora…