Inchiesta campi rom: indagato per truffa e stupro capo dell’Opera nomadi

1 Lug 2016 14:27 - di Carlo Marini

Massimo Converso, presidente dell’Opera nomadi, sarebbe indagato per peculato, truffa aggravata, frode aggravata nelle pubbliche forniture e violenza sessuale. Lo riporta il quotidiano Il Messaggero citando un’informativa dei carabinieri che ha curato un’inchiesta sui campi rom. Secondo l’informativa dei carabinieri del nucleo Roma Eur, riportata appunto dal Messaggero, «solo una piccola parte dei 12mila euro che l’Opera nomadi riceve mensilmente per prestare assistenza agli ospiti del campo Rom di via Cesarina, vengono effettivamente spesi in loro favore». «Nell’ambito dell’esercizio di tale attività finanziata dal Comune di Roma Capitale – si legge nel documento – l’Opera nomadi impiega personale insufficiente, in nero, malpagato, e fa figurare falsamente come eseguiti gli obblighi previsti dalla convenzione in essere con il Comune di Roma Capitale falsificando le previste relazioni periodiche».

Indagato anche per richieste sessuali a giovani nomadi

Inoltre, gli uomini dell’Arma hanno avviato verifiche anche su presunti contatti con minorenni che sarebbero state avvicinate dall’importante leader della cooperazione. Secondo il Messaggero, «decine sono le telefonate nel corso delle quali Converso si lascia andare a commenti ambigui con le donne che lavorano con lui e che, in alcuni casi, sono Rom, con pochi soldi in tasca e fanno fatica a dire di no al presidente dell’associazione che le tutela e rappresenta. Se non tutti i comportamenti sono penalmente rilevanti, perché tra maggiorenni, il quadro che ne emerge ha toni cupi».

Quando Converso attaccava Salvini, nemico dei nomadi

Massimo Converso è sempre stato vicino alla sinistra italiana, con tanto di dichiarazioni pubbliche. Fece scalpore la sua nota alla stampa del novembre 2014, dopo l’aggressione subita dal leader leghista Matteo Salvini durante un comizio a Bologna. «Salvini va a caccia di voti razzisti», attaccò Converso: «L’Opera Nomadi è sempre contraria alla violenza, ma non porta certo solidarietà a chi come Salvini strumentalizza le difficolta’ dei Rom/Sinti in Italia», dichiarò Converso nella nota consegnata alle agenzie di stampa.

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