Ancora l’Isis, due autobomba a Baghdad: 126 morti di cui 25 bambini
E’ ancora strage. Ancora sangue. Ancora orrore jihadista e, ancora una volta, a Baghdad. Tra cani sciolti e cellule organizzate capitanate da emiri spietati, l’Isis torna a colpire in maniera asimmetrica quanto sistematica: e dopo l’attentato di Istanbul e quello di Dacca – costato il martirio di nove nostri connazionali – stamattina è toccato all’Iraq, dove alla guerra falsamente in nome di Allah sono state sacrificate le vite di altre 126 persone, immolate alla causa del Califfo.
Autobomba a Baghdad: 126 morti
Dunque, 126 morti di cui 25 bambini: è questo il bilancio dell’attentato compiuto questa mattina a Baghdad con due autobomba. Un attacco puntualmente rivendicato dall’Isis, compiuto nel più classico degli schemi vili e imprevedibili in uso tra i miliziani agli ordini di Al Baghdadi: con un’autobomba lasciata esplodere e seminare morte nel quartiere di Karada, nel centro della città, una zona che era piena di giovani e di famiglie, usciti in strada dopo la fine del digiuno del Ramadan. Una sequenza dell’orrore che prevedeva, secondo i calcoli brutali dei jihadisti del terrore, anche l’innesco di una seconda autobomba, puntualmente esplosa, sempre nella capitale irachena, e sempre di domenica mattina, nella parte orientale della città.