Meloni: “Voglio una legge contro chi giustifica i kamikaze islamici”
Fratelli d’Italia prepara la mobilitazione per raccogliere firme contro il “fondamentalismo islamico”. Ad annunciarlo la sua leader, Giorgia Meloni, in un’intervista a Libero quotidiano. La proposta di legge contro «l’integralismo islamico» sarà depositata alla Camera «nel giro di qualche giorno», ma allo stesso tempo verranno coinvolti i cittadini con una raccolta firme per «chiedere alla Camera di calendarizzare a settembre» il provvedimento e approvarlo il prima possibile. «Chiediamo che si punisca con una pena che va dai 4 ai 6 anni – spiega la Meloni – chi promuove consenso o sostegno rispetto ad atti che possono mettere a rischio la pubblica incolumità». Quindi sarà un reato giustificare attentati in nome della “guerra santa”, sostenere che fa bene chi lapida, calpesta i diritti delle donne, degli omosessuali. La ratio legislativa? «Deve essere chiaro che è vietato favorire, in qualsiasi forma, azioni che possano mettere in pericolo la sicurezza: non si può banalmente sostenere che è giusto uccidere gli infedeli e chi lo fa va in paradiso… Poi puniremo con pene da 3 a 5 anni chi finanzia l’apertura di questi luoghi, dove si giustificano atti terroristi, si crea quell’humus dove sono cresciuti i jihadisti. Bisogna vietare che Stati apertamente fondamentalisti siano finanziatori di moschee o, peggio, moschee abusive…».
Meloni: norme più dure contro il fondamentalismo islamico
Fratelli d’Italia ha già presentato una proposta di legge «che garantisce libertà di culto e, allo stesso tempo, sicurezza. Prevede cose semplici, di buonsenso: si chiudano le moschee fai-da-te, che si preghi in italiano, che ci sia un albo degli imam…». Provvedimento fermo in Parlamento, dove il governo Renzi e la sua maggioranza hanno altre priorità. Per questo Fratelli d’Italia, spiega la Meloni, sollecita un intervento forte a livello legislativo. «Abbiamo fatto una ricognizione, ho la fortuna di poter contare su Ignazio La Russa. Nel 2015 sono stati messi fuorilegge i foreign fighters, si è cominciata questa lotta alle radici del terrore, quelle che partono dalla nostra terra, nei garage trasformati in moschee, nei quartieri…». Da qui la sollecitazione di Meloni partendo da pochi chiari concetti. Garantire «la sicurezza dei cittadini» prosciugando «quell’humus fatto di fondamentalismo, illegalità e abusivismo» dentro al quale prosperano gli aspiranti jihadisti.