‘Ndrangheta, sgominata una cosca in Piemonte: 18 gli arrestati
Blitz di polizia e carabinieri, che hanno eseguito 18 misure cautelari nei confronti di altrettante persone ritenute affiliate alla ‘ndrangheta. L’operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino, ha permesso alle forze dell’ordine di sgominare la “locale” di Santhià, nel Vercellese. Tra i reati contestati un tentato omicidio, avvenuto nel 2014 a Volpiano (Torino), e il sequestro di persona di un imprenditore avvenuto nel 2010 a Novara.
‘Ndrangheta, tra le accuse un tentato omicidio
In carcere sono finite quindici persone, un’altra è invece agli arresti domiciliari, mentre per altre due persone è stato disposto l’obbligo di firma. La cosca, secondo gli investigatori, era attiva nelle province di Torino, Biella, Vercelli e Novara. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa armata, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto di armi, danneggiamento aggravato, incendio, sequestro di persona e tentato omicidio. Sequestrati anche società, auto, immobili e terreni nelle province di Biella e Lecce. Il tentato omicidio è quello di Antonio Tedesco, avvenuto a Volpiano, nel Torinese, il 23 luglio 2014. L’uomo, con diversi precedenti penali, fu colpito con numerose coltellate e lasciato esanime vicino alla piscina comunale, ma riuscì a salvarsi. Secondo gli investigatori, è stato punito per avere offeso uno degli esponenti della cosca a cui imputava una gestione a suo dire poco limpida di un night club.