Non fu favoreggiamento: prosciolto l’ex-deputato Amedeo Laboccetta
Amedeo Laboccetta, già parlamentare di An e poi del Pdl, è stato assolto dall’accusa di favoreggiamento nei confronti dell’imprenditore Francesco Corallo. È stato lo stesso ex-parlamentare, ora vice coordinatore campano di Forza Italia, a darne notizia in una nota diffusa alla stampa nella quale ha sottolineato come il giudice monocratico della IV sezione penale del tribunale di Roma, Riccardo Rizzi, abbia riconosciuto «la mia innocenza con la formula più ampia: “il fatto non sussiste”».
Laboccetta era proprietario del pc che la GdF voleva sequestrare
La vicenda per la quale Laboccetta era stato indagato con l’ipotesi di favoreggiamento risale a cinque anni fa e fa riferimento ad una perquisizione avvenuta nell’abitazione romana di Corallo alla presenza di Laboccetta. Tra gli oggetti sequestrati, gli agenti della Guardia di Finanza cercarono di portar via anche un pc portatile sebbene l’allora deputato avesse fatto subito presente di esserne il proprietario. Essendo un parlamentare, i militari non potevano sequestrarlo. Ne nacque quindi un caso politico-giudiziario che, a distanza appunto di cinque anni, Laboccetta definisce «una pagina di grande dolore personale». Fu infatti a seguito di questo episodio che Laboccetta cominciò ad essere dipinto come «impresentabile».
La soddisfazione di Brunetta e Gasparri
«La sentenza di un giudice coraggioso e di grande onestà intellettuale – ha detto ancora l’esponente forzista – certifica la mia assoluta estraneità a fatti o comportamenti al di fuori della legge». Soddisfazione per l’accertata estraneità di Laboccetta a qiualsivoglia fattispecie di reato è stata espressa dal presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, e dal vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, anch’egli del partito di Silvio Berlusconi.