Brunetta: “Contro l’Isis serve un vertice come quello di Pratica di Mare”
«È fuor di dubbio che l’umanità deve prevalere, ma non ci può essere un buonismo strutturale. Il buonismo della sinistra nel campo dell’immigrazione produce razzismo. È lo stesso buonismo che lucra con le cooperative, come a Roma, e ha prodotto una situazione insopportabile». Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo Forza Italia alla Camera, nel corso dell’incontro al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta. «Solamente ieri – ha aggiunto – sono arrivati oltre tremila immigrati, sacrosanto che si siano salvati. Ma perché portarli in Italia? È l’unica strada? Adesso servirebbe una nuova “Pratica di Mare” per mettere assieme tutti i Paesi dagli Usa alla Federazione Russa per far fuori il Daesh. Una volta che elimini l’origine politica, territoriale, simbolica, religiosa della guerra – ha concluso Brunetta -, elimini la radice del problema».
La svolta del 2002 del vertice di Pratica di Mare
La necessità di promuovere una nuova Pratica di Mare tra Nato e Russia viene caldeggiata da tempo da Forza Italia. Il 28 maggio 2002 a Pratica di Mare, per iniziativa del governo Berlusconi, si ritrovarono insieme i leader dei 19 paesi Nato, il segretario generale dell’Organizzazione e il presidente della Federazione Russa. Lì firmarono la dichiarazione di Roma, che costituì un Consiglio a 20 grazie al quale le porte dell’Alleanza atlantica si aprirono al governo di Mosca, che fino a pochi anni prima era stato il grande nemico.