Centrodestra, niente governo ombra: si lavora agli “Stati generali “

19 Ago 2016 15:51 - di Redazione

«Di convention è pieno il panorama politico italiano, nella prima Repubblica i governi ombra servivano solo per dare spicchi di visibilità a dirigenti marginalizzati dai propri partiti. Non abbiamo bisogno di minestre riscaldate, serve un cambio di paradigma. Quello di cui abbiamo bisogno, e per il quale lavoreremo pancia a terra già dalle prossime settimane, è un grande appuntamento che riunisca coloro i quali hanno governato l’Italia per dieci degli ultimi vent’anni, guardando al futuro e a una rinnovata prospettiva». Lo scrive su Facebook Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera lanciando così «gli Stati generali del centrodestra di governo». Servono, dice ancora l’esponente azzurro «per discutere e confrontarci su programmi, alleanze, regole, e, solo dopo aver affrontato questi temi, leadership».

Centrodestra, Brunetta: no a chi fa da stampella a Renzi

«Quando parlo di centrodestra – prosegue Brunetta – mi riferisco a tutte le forze politiche che si riconoscono negli stessi valori e principi, e in questa fase importantissima nel “no” alle “schiforme” Renzi-Boschi. Da Forza Italia alla Lega e a Fratelli d’Italia, da Idea di Quagliariello a Rivoluzione cristiana di Rotondi, dall’Udc di Cesa ai Conservatori e riformisti di Fitto, da Schifani, che ora è tornato con noi, a Mario Mauro, da Parisi, se vuole starci, a tutte le realtà che hanno partecipato alle ultime elezioni amministrative in coalizioni di centrodestra». E ancora: «Aperti a tutti, dunque, ma certamente non potranno sedersi al nostro tavolo coloro i quali, in modo opaco e opportunistico, continuano, pur dichiarandosi di centrodestra, a sostenere e a fare da stampella al governo di sinistra di Renzi, o coloro i quali voteranno “sì” al referendum costituzionale del prossimo autunno».

Il dibattito nel centrodestra

Il dibattito nel centrodestra è acceso. Per Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia: «Se Berlusconi dovesse decidere di non essere più leader di Forza Italia ma del centrodestra, è bene che ci sia un ordinatore a livello nazionale scelto dalle primarie, dai nostri elettori». Dal canto suo, Francesco Giro scrive in una nota: «Stefano Parisi è persona lucida e coraggiosa. Ha accettato la sfida che gli ha proposto Silvio Berlusconi e da uomo serio qual è affronterà il suo compito serenamente. Governo ombra ? “Una balla”, mi ha detto Stefano. Ma io non avevo dubbi. Ovunque io vada al mare come in città mi dicono “questo Parisi ci piace”. Alla gente piace molto il suo stile, la sua eleganza, che ricordano molto il tocco di Berlusconi. C’è il tocco di Berlusconi».

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