Donald Trump: «Io non cambio, sono fatto così». Rivoluzionati i vertici
«Non voglio cambiare. Sono quello che sono». Donald Trump cala nei sondaggi (secondo i media americani, che però sono contro di lui) ma non intende cambiare lo stile della propria campagna elettorale: «Se cambio non sarei onesto con la gente», mette in evidenza il candidato repubblicano alla Casa Bianca, precisando di essere arrivato alla nomination con una valanga di voti. «Quando ho perso le primarie in Wisconsin, tutti dicevano che ero finito», aggiunge, riferendosi alla vittoria di Ted Cruz in quello stato. «L’unico problema è che io sono andato avanti. La campagna sta andando bene».
Le nuove scelte di Donald Trump
Ma qualcosa cambia comunque, perché si registra una rivoluzione degli uomini posti ai vertici della campagna elettorale. Donald Trump ha nominato un nuovo direttore, il presidente esecutivo della Breitbart News Stephen Bannon, e ha promosso alla carica di manager la sondaggista Kellyanne Conway. L’annuncio dei nuovi vertici, anticipato dal Wall Street Journal, segue le recenti indiscrezioni del New York Times secondo cui il presidente della campagna, Paul Manafort, avrebbe ricevuto pagamenti in contanti dal partito filorusso dell’ex presidente ucraino Viktor Yanukovych per le sue consulenze. Manafort, che ha negato le accuse, mantiene la sua carica, tuttavia alcuni media statunitensi sottolineano che – alla luce delle nuove nomine – non é chiaro quale sarà il suo ruolo nella campagna. Intervistato telefonicamente dall’agenzia di stampa Ap, Donald Trump ha detto che Bannon e Conway sono «formidabili, sono vincenti, sono campioni e noi dobbiamo vincere la corsa». Poi arriva l’impegno con i cittadini statunitensi: «Come vostro presidente combatterò per assicurare che ogni americano venga trattato giustamente. Respingerò ogni tipo di intolleranza, odio e oppressione in tutte le loro forme», afferma il candidato alla Casa Bianca sulla sua pagina di Facebook.