Gelo dei vertici del M5S, ma l’assessore Muraro non molla la poltrona…

5 Ago 2016 19:03 - di Redazione

Ci sono tre telefonate tra Paola Muraro e Salvatore Buzzi. Non sono penalmente rilevanti ma svelano imbarazzanti rapporti tra l’assessore all’Ambiente della giunta Raggi, all’epoca dei fatti consulente Ama, e il ras delle cooperative romane. Come trapela da fonti di piazzale Clodio l’attuale assessore, travolta dalle polemiche, non è coinvolta direttamente nell’inchiesta Mafia Capitale: le conversazioni telefoniche in questione sono contenute nei brogliacci delle intercettazioni e tutte le vertono sulla richiesta di Buzzi, in qualità di socio della Cns di Bologna, di informazioni sull’appalto da 21,5 milioni di euro per la raccolta dei rifiuti.

L’assessore Muraro: non mi dimetto

Ma resta il nodo politico. Lei nonostante le polemiche si mostra”serenissima” e assicura di non volersi dimettere: «Non sono mai entrata nella vicenda Mafia Capitale però altri sì, soprattutto alcuni del Pd, che lasciavano mano libera a questa persona, ci mangiavano anche insieme… Che rapporti avevo con Buzzi? Io credo nel lavoro dei magistrati che hanno già valutato la telefonata come non penalmente rilevante. I giornali stanno basando alcuni articoli sul nulla, per me possono anche pubblicare tutta la telefonata». Mentre i grillini romani e il sindaco prendono tempo. «Noi ci fidiamo dei magistrati e non dei giornali. I magistrati non hanno rilevato nulla quindi di cosa stiamo parlando», dice il capogruppo del M5s in Campidoglio Paolo Ferrara. E a chi gli chiede cosa farà il M5s nel caso Muraro fosse indagata risponde: «Se fosse, se fosse. Qui andiamo avanti con i “se fosse”. Vediamo giorno per giorno, Roma ha bisogno di lavorare. Poi vedremo che succederà ma non credo che questa cosa accadrà».

Fratelli d’Italia: dove sono finiti Grillo e Casaleggio jr?

Ma a livello nazionale, Grillo in testa, c’è il gelo più totale. «Insolito il silenzio del Movimento cinque stelle, nel giorno in cui i quotidiani pubblicano la telefonata tra Buzzi e l’assessore Muraro su un appalto milionario e Anac apre un’istruttoria su Ama, due giorni dopo l’esposto presentato da Fratelli d’Italia proprio sulla posizione in Campidoglio dell’assessore all’Ambiente della giunta Raggi. Dove sono finiti Grillo, Casaleggio jr, Di Battista, Di Maio e tutti quelli che per molto meno hanno gridato allo scandalo e invocato dimissioni? Come mai nessuno commenta o grida onestà onestà?», scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Gli fa eco Fabio Rampelli: «Le intercettazioni tra l’assessore Muraro e Buzzi sono solo imbarazzanti, esattamente quanto le centinaia di analoghi casi su cui rappresentanti grillini hanno speculato fino a oggi. Penalmente ci dirà la magistratura se sono rilevanti o no. Ma la questione che dovrebbe far vergognare il sindaco Raggi e indurre la Muraro a dimettersi è legata alle sue consulenze con la gran parte dei fornitori di Ama. Il neo assessore è un vero e proprio conflitto d’interesse con le gambe. Non interessa più al M5S il conflitto d’interesse?».

 

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