I poteri forti Usa temono Trump e scatenano la stampa. Lui: disonesti

10 Ago 2016 18:04 - di Guglielmo Gatti

Ora evidentemente Donald Trump fa davvero paura: la stampa si scaglia violentemente contro di lui con attacchi inauditi.«È giunta l’ora per i repubblicani di ripudiare Donald Trump una volta per tutte»: è durissimo il New York Times, per il quale oggi «gli americani si ritrovano a doversi interrogare se davvero l’esponente repubblicano abbia istigato chi possiede armi ad assassinare Hillary Clinton. Ovvio che Trump non lo ha detto mai. Comunque, «di rado, forse mai, gli americani si sono ritrovati davanti a un candidato così disposto a scendere nella bigotteria e nell’intolleranza più profonde», scrive l’editorial board del quotidiano, sottolineando come Trump «quando è circondato dall’adulazione della folla è incapace di controllare se stesso». Non è finita: con un attacco mai visto da parte del quotidiano contro un candidato presidenziale, oltre all’editorial board che chiede al partito repubblicano di ripudiare una volta per tutte Trump, Thomas Friedman, editorialista di punta, scrive che «i figli di Trump dovrebbero vergognarsi del padre. È un essere umano ripugnante – afferma Friedman – e prego perché non solo perda, ma perda in tutti e 50 gli Stati. Così che il messaggio sia – conclude – gente come te non si faccia più vedere». Grande giornalista, non c’è dubbio… Dopo la bufera mediatica scatenata dalla sua affermazione, peraltro strumentalizzata dagli avversari,  sul popolo del secondo emendamento che può fermare Hillary Clinton, Donald Trump si difende, e definisce la stampa «disonesta», accusando di distogliere l’attenzione dalle politiche fallimentari della candidata democratica.

Trump replica: vogliono sviare l’attenzione dalla Clinton

«I media cercano disperatamente di distogliere l’attenzione dalle posizioni anti-secondo emendamento di Hillary. Io ho detto che i cittadini pro-secondo emendamento devono votare per salvare la nostra costituzione», ha scritto su Twitter mentre la sua frase – opportunamente montata e strumentalizzata dai democrat – sta scatenando il putiferio. «Quando la stampa – si chiede Trump – parlerà delle politiche di Hillary che hanno causato la morte di persone in Libia e l’apertura delle frontiere?». Anche Jason Miller, consigliere della campagna elettorale del candidato repubblicano alla Casa Bianca, è intervenuto per chiarire quello che ha veramente detto Trump: «Si chiama potere di unificazione, il popolo del secondo emendamento ha uno spirito incredibile ed è estremamente unito, fatto che dà loro un grande potere politico. Quest’anno si raggiungerà un numero record di voti – ha precisato – e non saranno per Hillary Clinton, ma per Donald Trump». Ma i soliti sondaggi, come ad esempio quello sulla Brexit che dava il “remain” vincente di gran lunga, dicono che Hillary Clinton èavanti su Donald Trump di sei punti. È questo infatti l’ultimo sondaggio dell’agenzia Bloomberg, secondo cui la candidata democratica raccoglie il 50% dei consensi contro il 44% di Trump. Come si vede, il distacco si è ridotto rispetto ad altri recenti sondaggi.

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