Il Campidoglio stipendificio a Cinque Stelle: FdI svela le cifre-scandalo

20 Ago 2016 11:10 - di Franco Bianchini

«Mentre in Campidoglio prosegue l’ignobile stipendificio targato 5 Stelle, su cui Fdi ha già denunciato diverse anomalie, segnaliamo che per i casi del capo di Gabinetto e del capo Segreteria della giunta Raggi da quanto ci risulta potrebbero essere stati commessi errori grossolani. In relazione alla nomina di Romeo a destare evidenti perplessità è il trattamento economico, ben 120mila euro, un compenso decisamente elevato visto che la funzione di capo segreteria è rimasta immutata da decenni e non sono state aggiunte mansioni in più a tale ruolo tanto da giustificare un emolumento così elevato». Lo dichiara in una nota Fabrizio Ghera, capogruppo di Fdi-An in Campidoglio.

Compenso dopo compenso, i numeri del Campidoglio

«In merito alla nomina della Raineri (capo gabinetto) crediamo invece che il sindaco avvocato e il magistrato in questione potrebbero aver sbagliato l’interpretazione della norma. Scegliendo infatti l’art. 110 del Tuel (Testo unico sugli enti locali) hanno eluso due requisiti importanti della norma: il primo»,spiega Ghera, «accertarsi che all’interno dell’amministrazione nessuno avesse i requisiti richiesti e quindi avviare una procedura per il reperimento di una figura in grado di svolgere quel ruolo; il secondo, bandire un avviso pubblico. Per queste motivazioni siamo pronti a presentare un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale e alla Procura per abuso d’ufficio. Il metodo dei 5 Stelle è chiaro: si premiano militanti e sottobosco con lauti compensi stile Romeo e Mazzillo che per 90mila euro dovrà vigilare sull’attuazione delle linee “fuffa” approvate dalla giunta pentastellata». E ancora, aggiunge il capogruppo FdI al Campidoglio, «il vicesindaco che ha solo la delega allo Sport ma ha, inspiegabilmente, un staff ricco di collaboratori. Oppure Minenna, che con furberie ed artifici aggira l’ostacolo dei costi tant’è che l’assessore al Bilancio conta, per la stellare cifra di 500mila euro l’anno, di portarsi dietro l’entourage della Consob caricando i suoi collaboratori sul budget illimitato del sindaco. L’assalto dei grillini su nomine e stipendi sembra essere solo all’inizio, un carrozzone di 22 esterni che solo oggi ha toccato quota 1,2 milioni di euro. Alla faccia della trasparenza e del “cambiamo tutto”, e pensare che mancano ancora le infornate di collaboratori che andranno a riempire gli staff dei presidenti dei Municipi a 5 Stelle».

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