In Aula la Raggi fa la lezioncina. E FdI chiede le dimissioni della Muraro
Aula Giulio Cesare, ore 10: va in scena la prima arringa di Virginia Raggi per illustrare le linee programmatiche della sua giunta, nel pieno delle polemiche sull’assessore all’Ambiente, Paola Muraro per il suo contratto di 12 anni come consulente di Ama, la municipalizzata per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
La lezioncina della Raggi sui mali capitali
Disabili, trasporti, rifiuti, municipalizzate: sono i nodi da sciogliere che la Raggi affronta con la retorica sulla trasparenza senza offrire soluzioni concrete. «Roma deve diventare finalmente una città accessibile a tutti, consentendo ai disabili motori temporanei o permanenti, ai non vedenti, agli ipovedenti, ai sordi, agli anziani di poter circolare liberamente». Sul caos rifiuti (che le costa anche un attacco ad alzo zero dell’ex sindaco Ignazio Marino) la Raggi è costretta a ignorare la situazione in cui versa la Capitale (cassonetti stracolmi e maleodoranti) per sfoggiare la lezioncina ambientalista imparata a memoria nottetempo.
Nel mirino il caos rifiuti
«La discarica di Malagrotta è stata ufficialmente chiusa il 1 ottobre 2013. Attualmente necessita di messa in sicurezza e post gestione per i prossimi trent’anni da parte del gestore», dice la Raggi prima annunciando grandi rivoluzioni. «Roma Capitale e la sindaca devono reclamare, rivendicare e riappropriarsi del ruolo di indirizzo operativo e di vigilanza del socio di maggioranza al 51% e ricondurre Acea a servizio della città», prosegue il primo cittadino dei Roma parlando di sé in terza persona. Anche sulla viabilità tante parole e pochi fatti. «La carenza di reti metropolitane, tranviarie e viarie della capitale è uno degli elementi più sintomatici di uno squilibrio fra Roma e l’estero».
Fratelli d’Italia chiede le dimissioni della Muraro
L’opposizione di Fratelli d’Italia, forte della performance elettorale, non intende fare sconti alla sindaca grillina. «Presenteremo una mozione di sfiducia per l’assessore Muraro perché esiste un evidente conflitto di interessi. Ha più volte detto che avrebbe risolto la questione rifiuti e invece ancora non è successo. Crediamo sia opportuno che non faccia più parte della giunta», ha annunciato il capogruppo di Fdi in Campidoglio, Fabrizio Ghera. La mozione, firmata anche dalla lista civica Giorgia Meloni, è stata presentata durante l’assemblea capitolina. «La creazione di una holding per sfoltire le partecipate, un punteggio maggiore nelle graduatorie di asili nido e case popolari per chi vive a Roma da più anni, una zona franca nelle periferie, il ripristino del bigliettaio sui bus e la diretta streaming anche delle riunioni della giunta capitolina». Sono alcune delle proposte di Fratelli d’Italia e della lista civica Giorgia Meloni avanzate sotto forma di 38 emendamenti al programma della sindaca di Roma.
De Priamo: chi le ha scritto il programma?
«Dalle linee guida – osserva Andrea De Priamo, consigliere comunale di Fratelli d’Italia – emerge un quadro talmente astratto che non si riesce a capire come leggerlo si ha la sensazione che chi lo ha scritto sia estraneo alle criticità di Roma e alle sue emergenze». Tra le proposte di FdI anche «un percorso sull’impiantistica per la chiusura del ciclo dei rifiuti e per la riduzione della tariffa, più isole ecologiche» e il divieto di «esercitazione del culto in alcuni tipologie di locali, come sottoscala e negozi».