Inchiesta sul buco in Campidoglio. Alemanno: “È giusto fare piena luce”

14 Ago 2016 19:45 - di Guido Liberati

È stato aperto un fascicolo contro ignoti e senza ipotesi di reato sul debito del Campidoglio. Ne dà notizia il quotidiano Il Messaggero. L’esposto in procura è arrivato alla vigilia delle elezioni, firmato da Carla Raineri, attuale capo di gabinetto del sindaco Virginia Raggi, e Marcello Minenna (ora assessore al Bilancio), entrambi a fianco del commissario straordinario Francesco Paolo Tronca. Il nodo è quello del dissesto del Comune di Roma e dei derivati, acquistati nel 2002 dalla giunta Veltroni (sui quali la procura ha già indagato).

Alemanno: “Denuncio il buco in Campidoglio dal 2008”

Sulla notizia del fascicolo in Procura è intervenuto Gianni Alemanno: «Ho appreso con interesse che la Procura della Repubblica di Roma ha aperto due fascicoli sul debito da noi ereditato nel 2008 dalle precedenti amministrazioni di sinistra, e sull’utilizzo di derivati da parte dell’allora sindaco Walter Veltroni nel 2002. In effetti – prosegue l’ex sindaco di Roma – la nostra amministrazione, dopo il lavoro della commissione di inchiesta istituita dal Ministero dell’Economia nel 2008, aveva trasmesso alla Procura e alla Corte dei Conti le relazioni che erano derivate da questo lavoro, e che denunciavano appunto l’occultamento del debito avvenuto fino a quel momento e l’incauto utilizzo di prodotti finanziari derivati. Nonostante ciò nessuna inchiesta è stata mai aperta, e queste denunce sono rimaste a dormire fino a oggi. Mi auguro – conclude Alemanno – che venga fatta piena luce su questa situazione, perché non è giusto che i cittadini romani paghino un’addizionale Irpef speciale fino al 2048 proprio per riparare alle inadeguate gestioni finanziarie delle amministrazioni di centrosinistra».

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