India: il governo gli restituisce i soldi. Non si trova l’indiano più povero
Talmente tanti i poveri in India che il governo non sa neppure quanti. Per cui non è stato possibile aiutare il più povero tra i poveri. Il fatto: il governo non sa chi è l’indiano più povero del Paese, e non ha neppure modo di saperlo, per cui non ha potuto fare altro che restituire giorni fa un assegno di 100.000 rupie (circa 1.340 euro) offerto l’anno scorso a fini benefici da un insegnante pensionato del Rajasthan. La curiosa vicenda è stata rivelata dal quotidiano Hindustan Times sul quale si racconta che l’ex maestro Deep Chand Sharma, avendo ricevuto un rimborso, aveva chiesto all’ufficio del primo ministro di versarlo al cittadino più povero dell’India, o almeno “ad uno dei cento più poveri”. Ma un mese dopo Sharma ha avuto solo una ricevuta di versamento del denaro nel fondo governativo per aiutare i poveri. La decisione non è piaciuta al pensionato che ha insistito per sapere la ragione della mancata assegnazione del denaro ad un poverissimo beneficiario. E qualche giorno fa finalmente un funzionario gli ha spiegato che il governo non era in grado di sapere “chi è il più povero o i più poveri dell’India”, e che se Sharma non accettava la destinazione al fondo collettivo, il denaro gli sarebbe stato restituito. Cosa che poi è avvenuta. Se è facile in India sapere chi sono i più ricchi – Forbes ha elencato 84 miliardari guidati da Mukesh Ambani (19,3 miliardi di dollari) – per i più poveri esiste solo una statistica governativa del 2012. Assai approssimativa, che li quantifica nel 29,5% della popolazione dell’India.