Isis, decapitati due uomini. I seguaci del Califfo pubblicano le foto sui social
Militanti dell’Isis hanno decapitato due persone nello Stato afghano orientale di Nangarhar accusandoli di avere appoggiato le forze filo-governative impegnate contro il loro gruppo. Lo riferisce il portale di notizie Khaama Press.
L’Isis senza tregua: uccisi nel distretto di Kot
I due uomini sono stati messi a morte nel distretto di Kot e subito dopo i seguaci del Califfo hanno pubblicato le foto della brutale decapitazione targata Isis nei social media avvertendo che tutti coloro che appoggeranno le forze di sicurezza afghane potranno subire la stessa sorte. Nelle ultime settimane militari statunitensi e afghani, ed anche i talebani, hanno moltiplicato gli attacchi ai militanti dell’Isis che cercano di consolidare una loro base in Nangarhar infliggendo loro gravi perdite.
Le violenze Isis continuano senza sosta. Situazione umanitaria catastrofica si registra a Hawija, una cittadina di circa 100.000 abitanti nel nord dell’Iraq, controllata dall’Isis ma stretta ad est dalle milizie curde dei Peshmerga e ad ovest dalle forze governative di Baghdad. Per sottrarsi alle sofferenze e ai pericoli dei combattimenti, 3.000 civili, tra i quali molte donne e bambini, hanno tentato di fuggire a piedi ma sono stati intercettati dai jihadisti dello Stato islamico mentre cercavano di raggiungere Kirkuk, 65 chilometri a nord-est, controllata dalle forze curde. L’Osservatorio iracheno per i diritti umani, un’organizzazione non governativa, ha detto che i civili sono stati fermati da 100-120 miliziani dell’Isis nei distretti di Um Kesser e Sheha, vicino a Hawijah. Lo Sheikh Anwar al Assey, capo del clan tribale degli Obeidi, nella regione di Kirkuk, che combatte l’Isis, ha detto che i jihadisti hanno aperto il fuoco indiscriminatamente sui fuggitivi, uccidendone 12, tra cui un bambino di 5 anni.