Malpensa, blitz contro i rimpatri. Striscione “Deportation” sul radar
Un’altra protesta contro i rimpatri, questa volta a Malpensa. Per protestare contro il rimpatrio di un gruppo di migranti, tre attivisti sono entrati nell’area delle piste dell’aeroporto di Malpensa (Varese) scavalcando una recinzione e hanno posizionato uno striscione con su scritto “Deportation” su una torretta perimetrale. Volevano bloccare un volo diretto verso il Sudan, con a bordo un gruppo di migranti: ma il loro tentativo non è andato in porto. L’aereo che rimpatriava i migranti in realtà è poi partito regolarmente ma da Torino e non dallo scalo di Malpensa, così come pensavano erroneamente gli attivisti. La polizia aeroportuale di Malpensa è intervenuta, bloccando e identificando i tre manifestanti. L’iniziativa non ha avuto nessuna ripercussione sul traffico aereo.
Malpensa, protesta contro i rimpatri
Probabilmente i tre attivisti hanno organizzato la protesta all’aeroporto di Malpensa convinti che la partenza sarebbe avvenuta dallo scalo in provincia di Varese. Dopo essere entrati nell’area si sono arrampicati su una torretta dove si trova un radar, in uno spazio adiacente alle piste riservato agli operatori dello scalo, per appendere lo striscione. Sono stati subito bloccati dagli agenti della polizia aeroportuale di Malpensa, che li hanno identificati. E ora la loro posizione dopo il blitz all’aeroporto di Malpensa sarà valutata dall’autorità giudiziaria.