Mattarella tra gli sfollati di Amatrice e Accumoli: faremo di tutto per aiutarvi
Nel giorno del lutto nazionale per il terremoto di Accumoli e Amatrice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato le tendopoli degli sfollati e ha camminato nei paesi distrutti, tra i cumuli di macerie. Ha parlato brevemente con gli operatori della Croce Rossa Italiana e si è complimentato con loro per il lavoro che stanno svolgendo. Ha poi parlato con i volontari, elogiando il loro lavoro, e ha detto parole di speranza ai sopravvissuti: “Faremo tutto il possibile per voi”. “Vi ringrazio per quello che fate” ha detto. “E’ il nostro dovere, presidente”, gli hanno risposto. Ha incontrato il sindaco di Accumoli, che l’ha accompagnato sotto il tendone mensa dove il capo dello Stato ha scambiato qualche parola con anziani e malati. Anche ad Amatrice ha rincuorato una signora anziana. Si è intrattenuto a colloquio con il sindaco Sergio Pirozzi, che gli ha riferito l’idea della sua comunità: ricostruire il paese dov’era. “Al presidente Mattarella ho detto che lui è un uomo fortunato perché ha l’ occasione di concludere la sua carriera politica e il suo settennato diventando l’ uomo simbolo di una ricostruzione da record”. “Anche lui – ha aggiunto Pirozzi – è d’ accordo che dobbiamo ricostruire dov’era e meglio di come era rifacendo edifici in cemento armato ma con lo stesso aspetto salvaguardando i nostri simboli come la chiesa di S. Agostino“. Mattarella si è poi diretto ad Ascoli Piceno per assistere ai funerali solenni delle vittime marchigiane del sisma. Anche lui, come gli altri rappresentanti istituzionali che hanno incontrato le popolazioni terremotate, ha avuto parole di conforto e di speranza. Ma sia le persone colpite sia l’opinione pubblica non hanno molta fiducia in questo “copione” che sembra ripetere ciò che è stato visto all’Aquila nel 2009.
Le scosse sono state finora 1300 nell’area colpita dal sisma e dalle macerie dell’Hotel Roma ad Amatrice sono stati recuperati i corpi di tre persone. Due sono i coniugi di Orvieto che risultavano dispersi, Barbara Marinelli e Matteo Gianlorenzi. Il bilancio delle vittime è salito, come comunicato dalla Protezione civile, a 290.