Parisi dice no al referendum di Renzi e sì a una costituente di centrodestra
“Qualunque sia l’esito” del referendum, “sarà necessaria un’assemblea costituente”. Stefano Parisi, recentemente investito da Silvio Berlusconi del ruolo di regista della nuova fase di Forza Italia, in una intervista al Quotidiano nazionale dice “no al referendum di Renzi, sì all’assemblea costituente di tutti”. Secondo Parisi è necessario sterilizzare il quesito referendario perchè “non è un voto nel merito, ma pro o contro Renzi. Questo è stato l’errore del presidente del Consiglio. Anche chi vota sì sa bene che la riforma creerà problemi al nostro Paese. Dunque, è necessario avviare in ogni caso un vero processo di riforma”. Sul come dovrebbe svilupparsi, Parisi spiega: “A settembre, bisogna mettere in cantiere una legge costituzionale di pochi articoli che abolisce il Senato, introduce la Costituente composta da 100 membri eletti con il sistema proporzionale che, entro 18 mesi, dovranno varare una riforma della Costituzione completa ed ordinata. Poi, per l’assemblea si voterà lo stesso giorno delle elezioni politiche”. Sul ruolo affidatogli da Silvio Berlusconi, Parisi precisa: “Non sto riorganizzando Forza Italia ma presentando un progetto a Berlusconi per la rigenerazione del partito e per ridefinire una proposta politica liberale e popolare per il Paese. Poi, si dovrà pensare anche alla forma partito. Non c’è più il finanziamento pubblico, dunque i partiti devono essere leggeri e in grado di riavvicinare le persone alla politica”. Su Salvini e Meloni, Parisi afferma: “Può venire chi vuole, siamo aperti a tutti quelli che hanno a cuore l’interesse del Paese”.