Il Pd romano è disperato: ricorso al Tar per un seggio in più in Consiglio

5 Ago 2016 14:52 - di Robert Perdicchi

La Federazione Romana del Partito democratico di Roma ha presentato nei giorni scorsi un ricorso al Tar per chiedere il riconteggio dei voti di preferenza nelle ultime elezioni amministrative a Roma che hanno portato alla vittoria di Virginia Raggi. “Ci sono sono state irregolarità e incongruenze in 36 sezioni, chiediamo il riconteggio delle schede”, denunciano i dem. Il ricorso, datato 27 luglio, è stato presentato dai dem contro Roma Capitale e la sindaca di Roma. “Si ha motivo di ritenere che le operazioni di scrutinio siano state eseguite in modo non corretto e non conforme alla legge” si legge nel documento. Secondo il Pd “i risultati elettorali presentano delle incongruenze e delle anomalie che inficiano la loro stessa attendibilità”. Secondo il Pd romano, guidato da Matteo Orfini. sulla base del conteggio delle schede e dei voti in esse espressi “sono state irregolarmente individuate le cifre elettorali delle coalizioni, delle singole liste e dei singoli candidati al consiglio comunale, con conseguente altrettanto irregolare determinazione dei quozienti per l’assegnazione del numero dei consiglieri a ciascuna lista o a ciascun gruppo di liste collegate”. Nel documento si fa riferimento “a 36 sezioni che presentano incongruenze”.  «Dalle anomalie riscontrate a noi risulta possibile una diversa ripartizione degli eletti. Nella sostanza al Pd spetterebbe un seggio in più», dice il presidente del Pd e commissario dei dem a Roma.

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