Prato, algerino sotto accusa: picchiava la moglie inneggiando all’Isis

2 Ago 2016 18:29 - di Giorgio Sigona
giustizia lumaca

Una violenza dopo l’altra, la paura delle vittime e finalmente un provvedimento drastico. Un cinquantenne algerino ha ricevuto dal tribunale di Prato il divieto di avvicinarsi alla sua famiglia perché accusato di continuare a maltrattarla. L’uomo era già stato condannato per maltrattamenti in passato, ma questa mattina la polizia municipale pratese – in seguito ad un’inchiesta del sostituto procuratore Antonio Sangermano – gli ha notificato un provvedimento di divieto di avvicinarsi alla casa dove abitano la moglie italiana ed i tre figli, un ragazzo maggiorenne e due ragazze minorenni.

Il cinquantenne algerino inneggiava all’Isis

Secondo quanto riferito dai testimoni, l’algerino avrebbe inneggiato all’Isis mentre picchiava la moglie davanti agli occhi dei figli. «Prima o poi arriveranno anche qui», avrebbe ripetuto esplicitamente più volte riferendosi alla campagna del sedicente Stato Islamico. Nei giorni scorsi un’ennesima aggressione dell’uomo aveva spinto il figlio maggiorenne a difendere la madre con un tubo di ferro: per effetto di quell’azione il cinquantenne aveva riportato una frattura al braccio destro.

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