Prenotazioni in hotel per i profughi: a Piacenza ore di rabbia e confusione
Stavolta i profughi arrivano con Booking. Un albergo di Piacenza lo scorso fine settimana ha ricevuto via internet una prenotazione per quattro notti in camera doppia, ma quando all’hotel si sono trovati di fronte due profughi appena arrivati dalla Guinea è scoppiato il putiferio. Lo riferisce il quotidiano Libertà, aggiungendo che sono state 36 ore di confusione, quelle trascorse tra domenica pomeriggio e ieri mattina, in cui sono state coinvolte questura, carabinieri e prefettura, culminate poi con il trasferimento ad altra sede dei due immigrati.
Il titolare dell’hotel non vuole ospitare i profughi
La vicenda ha visto opposte da una parte l’Asp Città di Piacenza e l’Ippogrifo (rispettivamente l’azienda che ha la convenzione con la prefettura per la gestione dell’accoglienza dei profughi e la cooperativa sociale cui è stato affidato il servizio dopo essersi aggiudicato il bando europeo) i quali, per ovviare all’improvvisa emergenza di un appartamento senza luce e gas, hanno pensato alla prenotazione on line come soluzione tampone; dall’altra parte, la titolare dell’hotel piacentino, che due anni fa aveva deciso di non ospitare i richiedenti asilo, ritenendo la propria struttura non idonea e che si è trovata spiazzata di fronte alla richiesta. Dopo due notti passate in albergo, il responsabile dell’Ippogrifo ha pagato il conto e ha trasferito i profughi altrove.