Rai, è scattata l’epurazione: per Gasparri “Renzi è peggio di Erdogan”

3 Ago 2016 12:53 - di Antonio Marras

Via Bianca Berlinguer dal Tg3, via anche Marcello Masi dal Tg2, considerati poco allineati alle posizioni del governo sul referendum. C’è da remare in favore del sì, da qui ad ottobre, l’informazione deve seguire le linee guida di Palazzo Chigi, evidentemente. Il blitz d’agosto del renziano Campo Dall’Orto è scattato inesorabile, secondo le più ferree leggi della lottizzazione di viale Mazzini. Oggi l’annuncio ufficiale: Ida Colucci andrà alla direzione del Tg2, Luca Mazzà al Tg3, Andrea Montanari al Gr e Nicoletta Manzione a Rai Parlamento. Nomi graditi al governo, evidentemente. Il cda è convocato per domani mattina alle 10.30 e contiene all’ordine del giorno “pareri obbligatori su nomine direttori”, ma l’opposizione è pronta a scatenare una tempesta di critiche già in Commissione parlamentare di vigilanza.

Le accuse di Gasparri e Brunetta

«Credo che debba essere accolto l’invito, non solo mio, di invitare in Vigilanza l’intero Cda Rai e non solo il presidente e il dg. È il consiglio di amministrazione ad essere stato eletto dalla commissione parlamentare. È il Cda che deve discutere del piano dell’informazione insieme ai vertici Rai. È ancora il Consiglio ad essere garante di un pluralismo che viene calpestato dai trita sassi governativi», ribadisce il senatore Maurizio Gasparri (Forza Italia), in vista della riunione di questa sera. «Perfino i cronisti di regime dei quotidiani asserviti a Renzi – aggiunge Gasparri – mostrano meraviglia nel commentare il monocolore governativo in tutte le poltrone di comando di rete e testate della Rai. È una vicenda senza precedenti. Renzi critica Erdogan che a confronto sembra quasi un campione di democrazia pur non essendolo. Questa sera si convochi quindi l’intero Cda per evitare una spiacevole discussione che investirebbe chi non assicura la partecipazione più democratica e plurale alla riunione e chi sta facendo il cameriere schiavo di Renzi». Gli fa eco anche Renato Brunetta: «Renzi detto fuori i partiti dalla Rai, tutti, evidentemente, tranne il suo Pd, anzi il suo personale partito di Renzi. Questo è inaccettabile. Noi diciamo: fuori i partiti ma soprattutto il partito di Renzi dalla Rai, non è più accettabile che Renzi silenzi ogni oppositore e voglia solo chi sostiene il suo governo o chi sostiene il suo referendum, con un sì. Questo è inaccettabile, la Rai è un servizio pubblico. Forza Italia in Commissione di Vigilanza, in Parlamento e nel Paese si opporrà a questa situazione di vero e proprio regime, altro che Erdogan! Renzi è peggio di Erdogan».

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